2035: Stop auto benzina e diesel, metano e GPL, sì agli e-fuel e no ai biocarburanti

24, Apr 2023 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Stop auto benzina e diesel, metano e GPL dal 2035 (ma anche furgoni che emettono Co2), sì agli e-fuel e no ai biocarburanti: il semaforo verde definitivo è giunto il 28 marzo scorso dal Consiglio Energia dell’Unione Europea, che ha approvato il regolamento che stabilisce limiti più rigorosi alle emissioni di CO2 per autovetture e furgoni nuovi con l’obiettivo, si legge nel comunicato stampa del Consiglio, di “ridurre le emissioni del trasporto su strada, che ha la quota più alta di emissioni da trasporto” e fornire “la giusta spinta all’industria automobilistica per passare alla mobilità a emissioni zero, garantendo al contempo una continua innovazione nel settore”. Le nuove regole europee, che saranno attive dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, prevedono in una prima fase la riduzione delle emissioni di CO2 del 55% per le nuove auto e del 50% per i nuovi furgoni dal 2030 al 2034 rispetto ai livelli del 2021; e successivamente la riduzione del 100% delle emissioni di CO2 sia per le nuove auto che per i furgoni a partire dal 2035.  Si tratta di una delle norme del pacchetto “Fit for 55”, che ha lo scopo di ridurre del 55% le emissioni entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica per metà secolo.

La novità degli e-fuel

La Germania è riuscita ad ottenere una deroga per i cosiddetti e-fuels (i carburanti sintetici, liquidi o gassosi, ottenuti dall’estrazione dell’idrogeno dall’acqua e dalla successiva miscelazione con l’anidride carbonica e alcune sostanze catalizzant): i veicoli con motore a combustione potranno essere immatricolati anche dopo il 2035, ma soltanto se usano carburanti sintetici, appunto gli e-fuel, che sono prodotti in Germania.

La decisione UE ha deluso il Governo italiano che aveva richiesto di prevedere un’eccezione anche per i biocarburanti, che derivano dalla trasformazione di sostanze organiche di origine vegetale o animale, ma la richiesta è stata bocciata dal Consiglio europeo che ritiene che i biocarburanti non siano a impatto zero sul fronte delle emissioni.

Ma che cosa sono gli e-fuel? Gli electrofuel, ovvero i carburanti sintetici, e-benzina, e-Diesel o e-metano sono in grado di ridurre significativamente le emissioni di CO2 perchè richiedono per la loro produzione, attraverso un processo di elettrolisi dell’acqua, grandi quantità d’acqua e di energia elettrica ma rigorosamente da fonti rinnovabili, di fatto convertendo elettricità generata da fonti rinnovabili in combustibile, che viene poi emesso in stato liquido o gassoso. 
Tuttavia, gli e-fuel emettono comunque anidride carbonica ma le emissioni sono compensate durante la sintesi del combustibile stesso. Un altro significativo vantaggio degli e-fuel è che sono compatibili sia con gli attuali motori a combustione di auto e furgoni sia con le infrastrutture di trasporto e distribuzione.

E cosa sono i biocarburanti? Queste caratteristiche li differenziano dai biocarburanti (bioetanolo e biodiesel che vengono ottenuti partendo dalle biomasse, sfruttando “la fermentazione” degli  scarti provenienti dall’industria agroalimentare, come mais, colza o soia, di rifiuti organici urbani o residui vegetali delle normali attività agricole e forestali) ma che non solo non sono facilmente compatibili con i motori moderni e che quindi richiederebbero modifiche ai motori per essere utilizzati, ma pur essendo ottenuti da rifiuti e scarti organici di coltivazioni, solo parte della CO2 prodotta dalla loro combustione viene direttamente riassorbita nel momento in cui si inizia una nuova coltivazione dedicata. Secondo i produttori di bio-fuel, invece, le auto a biocarburanti e ibride emettono la stessa CO2 delle elettriche se si guarda l’intero ciclo di vita.

Perchè l’UE ha decretato lo stop alle auto alimentate con biocarburanti?

Le ragioni sono due: la prima vero che gli e-fuel erano già previsti nel regolamento europeo, per cui sono necessari solo alcuni adempimenti in sede di attuazione per validarne l’uso anche dopo il 2035. I bio-fuel, invece, non erano stai inclusi e la loro approvazione avrebbe comportato quindi il rimettere in discussione l’intero progetto, già votato a febbraio dall’Europarlamento. La seconda ragione è da ricercarsi nel fatto che con il voto positivo della Germania il regolamento viene approvato anche con un eventuale voto contrario di Italia, Polonia e l’astensione di Bulgaria.

C’è da dire però che nel regolamento è stata prevista una clausola di revisione nel 2026, con la quale la Commissione potrà valutare il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni del 100% entro il 2035 da parte di eventuali carburanti neutri. Resta da vedere se in tre anno i biocarburanti riusciranno a raggiungere l’impatto zero, cosa alquanto improbabile.

Cosa succederà alle vecchie auto a benzina nel 2035?

Nel 2035 le auto alimentate in maniera tradizionale continueranno comunque a circolare: lo stop è rivolto alla vendita dei veicoli nuovi (leggi qui il nostro approfondimento Cosa succederà alle auto a benzina e diesel dal 2035 dopo lo stop dell’UE). Ricapitolando, le nuove regole UE prevedono dunque:

  1. Veicoli nuovi a Zero emissioni al 2035: con la riduzione del 100% delle emissioni di CO2 di auto e furgoni nuovi, i veicoli con motore a combustione, alimentate a benzina e diesel, non potranno più essere immatricolati.
  2. 2030, step intermedio: Entro il 2030 i costruttori dovranno ridurre del 55% le emissioni delle nuove auto immesse sul mercato e del 50% quelle dei nuovi veicoli commerciali.
  3. Deroga Motor Valley: è passata l’eccezione (fortemente voluta dal Governo italiano per tutelare i brand delle auto di lusso della Motor Valley, come Ferrari, Maserati e Lamborghini) per i produttori di meno di 10mila auto l’anno, o meno di 22mila furgoni all’anno, che potranno continuare a vendere veicoli alimentati a motori termici fino al termine del 2035. Per chi invece produce meno di mille veicoli l’anno è prevista un’esenzione totale dalle nuove disposizioni Ue.

Vi ricordiamo che dal 10 gennaio 2023 è possibile richiedere l’ecobonus auto, l’incentivo per la mobilità sostenibile: sono di nuovo disponibili infatti 630 milioni di euro per l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e-L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali). Nel 2023 il bonus auto raggiunge i 7.500 euro per chi rottama e acquista un’auto elettrica (leggi qui il nostro approfondimento su Come richiedere l’ecobonus auto dal 10 gennaio 2023 l’incentivo per la mobilità sostenibile.)

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