Arriva l’agrovoltaico IoT con intelligenza artificiale (AI)

30, Giu 2023 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Lagrovoltaico IoT con intelligenza artificiale (AI) è realtà. Abbinare fotovoltaico e lagricoltura di precisione, con l’obiettivo di migliorare la produttività grazie alluso dellintelligenza artificiale, di sensori IoT e di altre tecnologie evolute per produrre energia senza ulteriore consumo di suolo, con benefici in termini economici tutelando il paesaggio, può rappresentare la soluzione tecnologica innovativa per migliorare la competitività dell’agrivoltaico in Italia e in Europa.

LAgricoltura 4.0 si è fatta strada nella gestione delle aziende agricole lungo tutto la filiera tramite varie modalità tra le quali lInternet of Things (IoT), lottimizzazione dei Big Data, lIntelligenza Artificiale e la robotica, nel tentativo di rendere sempre più efficienti produzione e commercializzazione. L’utilizzo e lapplicazione della tecnologia IoT è un passaggio fondamentale perchéé permette alle aziende di abbracciare un cambio tecnologico e di mentalità cruciale per il loro business futuro.  Grazie al PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza), che ha previsto lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro per incentivare la realizzazione di parchi agrisolare, sono numerose le misure emesse per aiutare le aziende a fornirsi dei migliori strumenti tecnologici utilizzando gli incentivi.

Nel 2023 si attende da parte del Governo il decreto attuativo che sbloccherà i fondi PNRR per lagrovoltaico: si tratta di 1,1 miliardi di euro per lo «Sviluppo agrovoltaico» con il fine di installare impianti per 1,04 gigawatt entro il 2026 e una produzione prevista di circa 1.300 gigawattora annui.

Come funziona l’agrovoltaico IoT 

Le Linee Guida in materia di Impianti Agrivoltaici, realizzate dal gruppo di lavoro coordinato dal MiTE prevedono peraltro un continuo monitoraggio degli impatti sulle colture, lefficientamento nelluso dellacqua, la produzione, il microclima, lo stato di fertilità dei suoli. Lagrovoltaico IoT ovvero integrato con sistemi IoT rende possibile adempiere a questo requisito poiché permette di dedicare una parte dell’energia prodotta dai pannelli solari all’alimentazione di sensori prossimali e sistemi IoT consentendo una tracciabilità continua, remota e digitalizzata delle condizioni ambientali e un aumento della qualità delle produzioni agrarie.

I sistemi di monitoraggio permettono inoltre di raccogliere utili dati sia per il fotovoltaico che per l’agricoltura. Alcuni sistemi di monitoraggio, ad esempio, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, sono in grado di controllare linclinazione dei pannelli solari e ottimizzare l’ombreggiamento al meglio le colture. L’agrovoltaico con IoT, in questo modo, migliora la resa delle coltivazioni perché i moduli agrivoltaici sono in grado di agire come barriera contro l’eccessiva radiazione solare, il calore, la siccità o le forti precipitazioni.

Abbinare fotovoltaico di ultima generazione, intelligenza artificiale e attività agricole per incrementare la produzione da fonti rinnovabili senza ulteriore consumo di suolo, con l’agrovoltaico, ottenendo benefici in termini economici e di tutela del paesaggio, è inoltre in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica al 2050.

E ci sono già alcuni importanti progetti europei che testimoniano l’abbinamento di successo dell’AI per migliorare la resa agricola e la produzione da fotovoltaico: tra questi c’è il progetto SYMBIOSYST, finanziato dal programma europeo Horizon e condotto da 18 partner, tra cui per l’Italia ENEA, EURAC Research (coordinatore), EF Solare, Convert, ETA Florence Renewable Energy, Centro di Sperimentazione Laimburg e Südtiroler Bauernbund che mira a sviluppare soluzioni e minimizzare l’impatto su ambiente e paesaggio, promuovendo un agrivoltaico su misura” in grado di stimolare iniziative e investimenti.

Nell’ambito del progetto saranno attivate reti di sistemi agrivoltaici innovativi e sviluppati prodotti, soluzioni e servizi che verranno poi testati in campo”, in quattro scenari agricoli differenti in base a localizzazione, clima, dimensione e tipo di colture prodotte. Più nello specifico, SYMBIOSYST si concentrerà sull’adattamento di moduli fotovoltaici, strutture di montaggio e pratiche di conduzione e gestione standardizzate, alle esigenze specifiche di varie colture agricole, in climi e paesaggi diversi, permettendo alla ricerca scientifica di procedere di pari passo con lo sviluppo di sistemi nuovi, diversificati ed economicamente scalabili.

Tecniche di intelligenza artificiale verranno impiegate per la modellazione finalizzata alla produzione di energia elettrica, alla crescita delle piante, alla gestione degli impianti e ai sistemi di supporto decisionale.

Agrovoltaico: il Vademecum di SunCity 

L’agrovoltaico rappresenta quindi l’opportunità di approvvigionamento energetico numero uno per lagricoltura senza spreco di suolo. Lagrovoltaico (e i suoi vantaggi che approfondiamo qui ) infatti non è il comune fotovoltaico su suolo agricolo, ma un sistema in cui luso agricolo è coniugato con la produzione di energia e quest’ultima non va a discapito dell’attività agricola ma al contrario la supporta e la ottimizza.

La sfida è ambiziosa: arrivare ad almeno 52.000 MW di capacità fotovoltaica entro il 2030, con una crescita dell’82% fra il 2025 e il 2030. E il vantaggio non è solo di natura ambientale, visto l’obiettivo di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, ma anche di aumentare la resilienza degli agrosistemi ai cambiamenti e migliorare lefficienza energetica. La strategia delle energie rinnovabili, a livello europeo inserita nei progetti «Green Deal» e «Fit for 55», richiede impegno, ma allo stesso è alla portata degli operatori, purché si semplifichino gli iter autorizzativi e procedurali.

Per questo motivo SunCity ha realizzato un Vademecum sullagrovoltaico, un documento da scaricare qui in cui risponde ai quesiti più importanti sullagrovoltaico o agrofotovoltaico per fornire informazioni utili a chi intende adottare questi sistemi.

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