Come sfruttare il Bonus Caldaia 2023/2024: l’inizio della stagione invernale rappresenta il periodo del collaudo dei sistemi di riscaldamento e proprio in questo frangente ci si accorge che la caldaia è da sostituire, in quanto obsoleta e non più operativa.
A tal proposito, potete sfruttare il Bonus Caldaia 2023/2024, che vi consente di risparmiare fino al 90% sui costi di listino e sull’installazione, a patto di rientrare in determinati requisiti.
Non solo, considerate le nuove disposizioni UE, questi ultimi mesi dell’anno potrebbero rappresentare l’ultima chiamata per coloro che desiderano sostituire l’attuale caldaia con un prodotto più efficiente.
In questo articolo scopriamo cosa prevede attualmente l’agevolazione, come poterla richiedere e le novità previste per il 2024.
Bonus Caldaia 2023/2024: facciamo il punto
Per comprendere come funziona il Bonus Caldaia è necessario effettuare una precisazione: non esiste al momento un’agevolazione indipendente che si occupa solo di questo, ma diversi bonus edilizi che, fra le altre cose, vi consentono di risparmiare sul nuovo impianto.
Facendo un riassunto, ecco di quali agevolazioni parliamo:
– Bonus Mobili ed Elettrodomestici, in vigore fino al 31 dicembre 2024, a patto che gli acquisti vengano effettuati in sede di ristrutturazione e gli elettrodomestici siano ad alto risparmio energetico. In questo caso, la caldaia rientra fra i lavori di manutenzione straordinaria e puoi richiedere una detrazione del 50% su una spesa massima di 8.000€ entro il 2023 (diventano 5.000€ per tutto il 2024).
– Se state effettuando delle ristrutturazioni importanti nella vostra casa, potreste inserire l’acquisto della caldaia nel Bonus Ristrutturazione, ottenendo una percentuale di detrazione uguale all’agevolazione precedente, ma con un range massimo di 96.000€.
– Ecobonus (sempre valido fino a fine 2024) è riservato per l’acquisto di caldaie a condensazione con classe energetica minima A, per le quali potreste risparmiare fino al 65% sul prezzo e sui costi di trasporto/montaggio, purché siano contestualmente installati anche sistemi di termoregolazione di classe V, VI e VII. L’importo massimo detraibile in questo caso è di 30.000€.
– Infine, l’ultima possibilità è quella del Superbonus 90% (70% nel 2024), con il quale potete recuperare la quasi totalità dell’importo, a patto che la sostituzione avvenga insieme ad un intervento trainante e che sia effettuato il salto delle due classi energetiche.
Bonus Caldaia 2023/2024: come funziona
Vi sono diverse possibilità per usufruire dunque del Bonus Caldaia 2023/2024, ma non si tratta di agevolazioni cumulabili ed è possibile sceglierne solamente una.
Non solo, all’atto pratico i costi sostenuti vengono recuperati in rate uguali nei successivi 5/10 anni, sulla base del bonus richiesto, presentando apposita documentazione alla Dichiarazione dei Redditi.
Fino al 17 febbraio 2023, invece, era possibile richiedere anche lo sconto in fattura oppure sfruttare la cessione del credito, opzioni che dopo quella data sono state eliminate.
Tuttavia, alcuni venditori di sistemi di riscaldamento hanno escogitato un espediente interessante, che prevede il pagamento di una parte dell’importo attraverso finanziamenti con tassi agevolati, soprattutto per quanto riguarda l’Ecobonus.
In ogni caso, è bene rammentare che per accedere ad una qualsiasi detrazione i pagamenti devono essere tracciati, ovvero effettuati attraverso bonifico bancario o postale parlante specifico per la detrazione in cui si rientra.
Bonus Caldaia 2023/2024: i requisiti
Anche se ci sono diverse modalità per ottenere il Bonus Caldaia, alcuni requisiti restano validi per tutti, fra cui quelli che riguardano i richiedenti e dove deve essere installato il nuovo impianto.
In particolare, possono fare richiesta tutte le persone fisiche e le imprese, riguardo ad immobili situati nel territorio italiano e che siano già presenti, quindi non di nuova costruzione.
Inoltre, i richiedenti devono essere proprietari, coinquilini, o conviventi, che comunque vantino un diritto reale sull’immobile su cui effettuare i lavori.
È chiaro che poi ciascuna agevolazione prevede tutta una altra serie di altri requisiti indispensabili per poter fare domanda, che vengono ben specificati negli articoli linkati in precedenza. Per esempio, per ottenere il Superbonus 90% attualmente i proprietari di villa singola devono dimostrare che si tratti della prima casa, nonché abitazione principale, e che abbia un reddito massimo di 15.000€ l’anno.
Infine, un altro elemento importante riguarda le caratteristiche tecniche della stessa caldaia, che si possono riassumere come segue:
- Se sono a condensazione, devono avere almeno la classe energetica A;
- I sistemi di microcogenerazione devono consentire un risparmio minimo di energia primaria del 20%;
- Valgono anche pompe di calore, pompe geotermiche, sistemi ibridi e collettori solari.
La documentazione da conservare per ottenere il Bonus Caldaia
È necessario ricordarsi di conservare tutta la documentazione che attesta l’installazione del nuovo sistema di riscaldamento per ottenere il Bonus:
In particolare, ecco di cosa parliamo:
- Fatture e ricevute fiscali di tutte le spese sostenute sull’intervento;
- Scheda informativa interventi realizzati;
- Asseverazione del costruttore della caldaia ed eventuale asseverazione del produttore delle valvole di termoregolazione;
- Dichiarazione di Conformità da parte del tecnico installatore qualificato;
- Attestazione dei pagamenti tracciati;
- Ricevuta dell’avviso inviato all’ENEA, da effettuare entro 90 giorni dal termine dei lavori.
Bonus Caldaia: le novità previste per il 2024
Negli ultimi anni le direttive UE sono diventate sempre più stringenti, dal momento che sono sempre più vicine le date ultime per raggiungere importanti obiettivi europei, fra cui la progressiva eliminazione delle caldaie a gas (dal 2040 sarà vietata la produzione e vendita) e il fermo agli incentivi fiscali per sistemi di riscaldamento che si servono di combustibili fossili dal 2025.
Ciò significa che non potreste più richiedere l’Ecobonus o il Superbonus per installare una caldaia a gas o persino un sistema ibrido che utilizzi in parte un combustibile fossile.
In altre parole, significa che c’è poco tempo per poter richiedere il Bonus Caldaia e migliorare i propri impianti di riscaldamento.
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