Il bonus ristrutturazione 2025 è stato confermato al 50% solo per la prima casa nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri n. 100 che ha approvato lo scorso 15 ottobre la bozza della Legge di Bilancio, di cui si attende il testo definitivo.
Si tratta di una buona notizia in quanto il Bonus ristrutturazione era ufficialmente in scadenza al 31 dicembre 2024 e sarà dunque prorogato al 2025 sebbene con alcune significative modifiche.
La misura, se confermata, instaurerebbe un un regime transitorio, sostituendo il comma 1 dell’art. 16 del DL 63/2013, stabilendo per la prima casa il bonus ristrutturazione al 50% per le spese sostenute nel 2025, con un tetto di spesa di 96.000 euro mentre l’aliquota scenderebbe al 36% per le spese per gli interventi effettuati nel 2026 e 2027, sempre con un limite di 96.000 euro. La detrazione verrà ripartita in 10 quote annuali di pari importo, dall’anno in cui sono state sostenute le spese a quelli successivi.
Per quanto riguarda le seconde case invece, sempre per il 2025 la bozza della Legge di Bilancio il regime transitorio prevedrebbe il bonus ristrutturazione al 36% per le spese realizzate nel 2025 mentre l’aliquota scenderebbe al 30% per le spese sostenute nel 2026 e 2027, con limite sempre a 96.000 euro.
La manovra inoltre andrebbe a prevedere la proroga di Ecobonus e Sismabonus al 50% per gli interventi fatti nel 2025 per la prima casa (con aliquota che si abbassa al 36% per le spese sostenute negli anni 2026 e 2027) mentre per le seconde case il bonus scenderebbe al 36% per le spese effettuate nell’anno 2025 con decalage al 30% per quelle sostenute negli anni 2026 e 2027).
Il Governo ha inoltre annunciato che nel 2025 non saranno più erogati gli incentivi attraverso cessione del credito o sconto in fattura.
Bonus ristrutturazione 2025: quali interventi si possono fare
A meno che non vengano introdotte modifiche con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio di fine anno, per ottenere il Bonus ristrutturazioni, anche nel 2025, si potranno effettuare i seguenti lavori di:
-manutenzione straordinaria e lavori di ristrutturazione edilizia su case residenziali: rifacimento o consolidamento di strutture portanti, sostituzione di infissi e serramenti con modifiche, realizzazione o miglioramento dei servizi igienici, installazione di ascensori o scale di sicurezza, rifacimento di scale interne, opere di miglioramento dell’efficienza energetica come cappotto termico, impianti di energia rinnovabile, demolizione e ricostruzione con rispetto della volumetria preesistente;
-restauro e risanamento conservativo consolidamento e ripristino degli elementi costitutivi dell’edificio, messa in sicurezza delle strutture, risanamento conservativo delle superfici, sostituzione di parti deteriorate con altre analoghe, miglioramento dell’accessibilità, conservazione di elementi decorativi e storici;
-ristrutturazione: costruzione di nuove pareti o la demolizione di quelle esistenti, ampliamento della volumetria con il rispetto delle normative vigenti, trasformazione di soffitte o scantinati in ambienti abitabili, realizzazione di nuovi impianti tecnologici, rifacimento di tetti o facciate, inserimento di nuovi elementi architettonici, fusione o frazionamento di unità immobiliari.
-eliminazione barriere architettoniche
-bonifica amianto
-messa in sicurezza contro infortuni.
Nel Bonus ristrutturazione 2025 sarà possibile detrarre anche tutte le spese professionali e burocratiche legate alla ristrutturazione.
Leggi il nostro approfondimento Bonus Ristrutturazioni edilizie: le regole per ottenere le detrazioni qui.
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