Cessione del credito, le novità della Legge 38/2023 sblocca crediti

5, Mag 2023 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Cessione del credito, ecco le novità della Legge 38/2023 sblocca crediti: é stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del Decreto-Legge 16 febbraio 2023 n. 11 coordinato con la Legge di conversione 11 aprile 2023 n. 38, con le misure urgenti in materia di cessione del credito fiscali.  

La Legge n. 38 del 2023 di conversione del DL sblocca crediti è entrata in vigore il 12 aprile e ha introdotto delle modifiche al meccanismo dello sconto in fattura e alle agevolazioni edilizie. Come è noto, le regole sulle detrazioni fiscali in edilizia sul Superbonus unifamiliari, cessione dei crediti, sconto in fattura, Btp, SOA, remissione in bonis sono stati oggetto di varie modifiche e aggiornamenti;

Le novità della Legge 38/2023

Ecco le novità introdotte dalla legge 38/2023 a proposito degli incentivi fiscali legati ai bonus edilizi (vi ricordiamo che dal 17 febbraio 2023 vige il blocco della cessione dei crediti e sconto in fattura  e i bonus edilizi possono essere utilizzati solo sotto forma di detrazione in dichiarazione dei redditi) con le nuove regole del Superbonus e le novità sulla cessione del credito, con le deroghe 2023 per l’applicazione dello sconto in fattura.

Le maggiori novità riguardo infatti le deroghe per il Superbonus villette secondo le nuove condizioni, le deroghe per i bonus edilizi di IACP, Cooperative, Onlus e Terzo Settore, le deroghe per bonus barriere architettoniche e quelle in edilizia libera per lavori “accordati” entro il 16 febbraio 2023.

C’è però un’altra fondamentale novità importante stabilita dal nuovo articolo 2-bis con la norma di interpretazione autentica con efficacia retroattiva che permette di accedere al Superbonus 110% anche nel 2023 e nello specifico se alla data del 17 febbraio 2023 vi erano le seguenti condizioni:

  • presentazione della CILAS;
  • adottata la delibera assembleare e presentazione della CILAS per interventi condominiali;
  • presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo per interventi di demolizione e ricostruzione.

così come alla cessione del credito (e sconto in fattura), anche per interventi per cui è necessaria la presentazione di un progetto in variante alla Cilas o ad altro titolo abilitativo, nel caso in cui il titolo originario fosse stato presentato o richiesto entro il 16 febbraio. Se il titolo abilitativo originario era stato presentato o richiesto entro il 16 febbraio, lo stesso trattamento agevolato è concesso per interventi sulle parti comuni del condominio previa delibera dell’assemblea.

Cessione del credito, BTP e crediti incagliati

Per le spese 2022 e le rate residue 2020 e 2021, la comunicazione al Fisco sulla cessione potrà essere effettuata entro novembre 2023 – anche se l’accordo di cessione non era ancora concluso al 31 marzo 2023 – utilizzando la “remissione in bonis” e pagando quindi una sanzione di 250 euro.

In fase di conversione in legge del dl 11/2023 è stata introdotta una disposizione per i crediti d’imposta legati al Superbonus riguardante le spese sostenute nel 2022 che prevede la possibilità di convertire i medesimi crediti d’imposta in buoni poliennali del tesoro –Btp– a patto che le banche interessate abbiano esaurito la propria capienza fiscale. Inoltre, l’utilizzo di tali crediti viene riconosciuto fino al 10% della quota annuale eccedente e il primo utilizzo potrà essere effettuato per le spese ordinarie effettuate a partire dal primo gennaio 2028.

Detrazione in 10 anni per Superbonus, sismabonus e bonus barriere architettoniche

Nella legge di conversione del DL Cessioni è stata introdotta una misura per sbloccare i crediti incagliati: lo “spalma crediti”, il cui meccanismo è stato introdotto dalla legge di conversione del decreto aiuti quater (dl 176/2022), che, in relazione al Superbonus, prevede la possibilità per cessionari e fornitori che hanno acquisito gli sconti in fattura nel 2022 di utilizzare il credito per un tempo più lungo rispetto alla versione originale della detrazione. È quindi possibile “spalmare” in 10 quote annuali di pari importo (invece che 4) la relativa detrazione IRPEF in dichiarazione dei redditi. L’opzione è irrevocabile e va esercitata nella dichiarazione dei redditi 2024, a condizione che la detrazione non venga già applicata nella dichiarazione 2023. Gli importi non completamente utilizzati anno per anno, vanno infatti perduti e non possono essere riportati all’anno successivo.

Per i crediti acquisiti in relazione a Bonus barriere architettoniche e Sismabonus (compreso il Sismabonus acquisti), imprese e fornitori cessinari possono ripartire in 10 anni (invece che in 4/5 anni) i bonus derivanti dalle comunicazioni di cessione o sconto inviate entro il 31 marzo 2023 e non ancora utilizzati. L’opzione è richiedibile a partire dal 2 maggio, utilizzando direttamente la piattaforma web del Fisco sono rimasti incagliati i crediti.

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