Come affittare o vendere terreni fotovoltaici? Gli impianti fotovoltaici su terreni sono una soluzione sostenibile per produrre energia elettrica. Da oggi al 2030, l’Italia dovrà installare circa ulteriori 40 GW di impianti di produzione di energia elettrica provenienti da fonti rinnovabili per rispettare le norme europee. In questo articolo, spieghiamo che cosa sono i terreni fotovoltaici, i vantaggi di affittare o vendere il proprio terreno per il fotovoltaico e i requisiti necessari per individuare un terreno idoneo per l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Cosa sono i terreni fotovoltaici?
I terreni fotovoltaici sono aree di terreno dove si possono installare dei pannelli solari per produrre energia elettrica sfruttando la luce del sole. Questa energia può essere venduta alla rete elettrica o utilizzata per il proprio consumo. I terreni fotovoltaici possono essere di diversa tipologia: agricoli, industriali, discariche, cave, ecc.
Quali sono i vantaggi di affittare o vendere il proprio terreno per il fotovoltaico?
Affittare o vendere il proprio terreno per il fotovoltaico può essere una fonte di reddito interessante e sicura per i proprietari. Infatti, gli investitori o gli sviluppatori di progetti fotovoltaici offrono dei canoni di affitto o dei pagamenti anticipati molto vantaggiosi, che possono variare da 2.000 a 3.500 euro per ettaro all’anno, a seconda delle caratteristiche del terreno e della potenza installata. Inoltre, affittare o vendere il proprio terreno per il fotovoltaico significa contribuire allo sviluppo sostenibile del paese e alla tutela dell’ambiente, riducendo le emissioni di gas serra e favorendo l’uso di fonti rinnovabili.
Quali sono i requisiti necessari per individuare un terreno idoneo per il fotovoltaico?
Per individuare un terreno idoneo per il fotovoltaico bisogna tenere conto di diversi aspetti tecnici ed economici, tra cui:
- La superficie: il terreno deve avere una superficie sufficiente a ospitare i pannelli solari e le infrastrutture necessarie. I terreni possono essere agricoli o industriali, cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento estrattivo con avvenuto completamento delle attività di recupero e ripristino ambientale, aree dichiarate come siti di interesse nazionale (SIN). In generale, si richiedono:
- almeno 8 ettari per i terreni agricoli
- almeno 1 ettaro per i terreni agricoli vicini ad un tratto autostradale
- almeno 1 ettaro per i terreni industriali o i terreni agricoli nelle vicinanze di discariche o cave. Tuttavia, le dimensioni possono variare a seconda della potenza che si vuole installare e della tipologia di impianto (a terra o integrato).
– L’esposizione: il terreno deve essere esposto al sole il più possibile durante l’anno, senza ostacoli che possano creare ombre sui pannelli solari. L’orientamento ideale è verso sud, ma si possono considerare anche altre direzioni se la pendenza del terreno lo consente.
– La morfologia: il terreno deve essere pianeggiante o avere una pendenza non troppo elevata e una conformazione regolare, senza dislivelli o irregolarità che possano rendere difficile l’installazione dei pannelli solari. I terreni più adatti sono quelli ad uso seminativo o pascolo, con una vegetazione bassa e poco densa.
- La prossimità alla rete elettrica: il terreno deve essere vicino a una cabina elettrica o a una linea di media tensione, per poter collegare l’impianto alla rete e trasferire l’energia prodotta. La distanza massima accettabile dipende dalla potenza dell’impianto e dal costo del collegamento. Le cabine si distinguono principalmente in primarie e secondarie. La scelta di una rispetto all’altra dipende principalmente dall’area utile in termini di potenza installabile e dai costi di connessione. Per impianti connessi in media tensione su cabine secondarie, le cabine devono essere preferibilmente a poche centinaia di metri. Per impianti connessi in alta tensione invece le cabine possono trovarsi a qualche chilometro di distanza. Più il sito è grande, maggiore è la distanza che si può percorrere per connettersi alla rete ma è sempre preferibile avere cabine in un raggio chilometrico non superiore a 5.
– L’assenza di vincoli: il terreno deve essere libero da vincoli urbanistici, paesaggistici, ambientali o storico-culturali che possano impedire o limitare la realizzazione dell’impianto fotovoltaico. Inoltre, bisogna verificare che non ci siano servitù o diritti di passaggio che possano ostacolare l’accesso al terreno.
Come si può proporre il proprio terreno per il fotovoltaico?
Se si possiede un terreno che rispetta i requisiti sopra elencati, si può proporre il proprio terreno per il fotovoltaico. È sufficiente comunicare la posizione e l’estensione del sito e ne verrà esaminata l’idoneità per l’installazione dei pannelli fotovoltaici: una volta stabilita l’idoneità verrà eseguito una verifica di fattibilità del progetto. L’investitore si farà carico di tutte le spese necessarie per l’autorizzazione e la costruzione dell’impianto fotovoltaico.
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