Decreto FER X, bozza: le novità per gli incentivi rinnovabili

12, Giu 2024 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Sono in arrivo novità per gli incentivi rinnovabili con il decreto FER X che ha la finalità di sostenere la produzione di energia elettrica da impianti da fonti rinnovabili. La bozza di decreto, attualmente in fase di revisione dalla Commissione Europea, punta a ridefinire gli incentivi rinnovabili per la produzione di energia da queste fonti proponendo tariffe di incentivo aggiornate il fotovoltaico e l’eolico onshore, in linea con il percorso di decarbonizzazione del Paese verso il 2030.

Il decreto ha l’obiettivo di promuovere la generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili grazie ad una semplificazione nei meccanismi di incentivazione dell’energia, pur avendo sollevato dubbi e alimentato il dibattito sull’adeguatezza delle tariffe proposte. Un altro aspetto importante del Decreto Fer X è che si applica esclusivamente agli impianti rinnovabili che partecipano a gare pubbliche indette dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Con un totale di 62,15 GW di capacità disponibile per queste gare, il decreto assegna 45 GW al fotovoltaico, 16,5 GW all’eolico, 0,63 GW all’idroelettrico e 0,02 GW al biogas.

Gli incentivi rinnovabili 

La bozza del decreto FER-X presenta una serie di incentivi e strategie di supporto per promuovere il progresso delle fonti energetiche rinnovabili. Tra le diverse disposizioni proposte vi sono:

  • tariffe incentivanti per l’energia generata attraverso risorse rinnovabili. Questo meccanismo garantisce agli impianti sostenibili un prezzo predefinito per l’elettricità prodotta, rendendo gli investimenti nel settore potenzialmente più interessanti
  • avvisi pubblici e gare per l’assegnazione di fondi al fine di sviluppare progetti riguardanti la realizzazione di impianti fotovoltaici e altre infrastrutture per produrre energia rinnovabile
  • la semplificazione delle procedure amministrative relative alle approvazioni indispensabili allo sviluppo delle fonti rinnovabili
  • misure di supporto alla ricerca e all’innovazione, che includono finanziamenti per progetti di ricerca e lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia per potenziare l’efficienza energetica e la generazione di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Tra gli incentivi per le energie rinnovabili, il decreto stabilisce tariffe a base d’asta rispettivamente di:

85 euro al megawattora per il fotovoltaico;
80 euro al MWh per l’eolico;
10 euro al MWh per idroelettrico;
100 euro al MWh per biogas;

-applicabili agli impianti di potenza superiore a 1 megawatt e con una durata ventennale.

La scadenza per l’assegnazione delle aste è fissata al 31 dicembre 2028, e gli impianti interessati devono ottenere tutte le autorizzazioni necessarie e essere completati entro 21 mesi per il solare e 34 mesi per l’eolico dall’aggiudicazione dell’asta.

Criteri di accesso agli incentivi

Il nuovo sistema di incentivazione sarà applicabile agli impianti, per un totale pari a 62,15 GW di potenza,:

  • Impianti fotovoltaici: 40 GW;
  • Impianti eolici 16,5 GW;
  • Impianti idroelettrici 0,63 GW;
  • Impianti per il trattamento dei gas residui derivanti dai processi di depurazione 0,02 GW.

Tariffe e Incentivi previsti 

L’articolo 3 della bozza del Decreto FER X  norma le modalità e i requisiti di accesso agli incentivi per gli impianti da fonti rinnovabili, distinti in base alla tipologia e alle dimensioni:

  • Accesso diretto per gli impianti fino ad 1 MW (con la condizione del rispetto del principio DNSH – Do Not Significant Harm, ovvero “Non arrecare un danno significativo all’ambiente”- e l’avvio dei lavori successivamente alla data di entrata in vigore del decreto)
  • Accesso tramite aste (2 all’anno) per gli impianti sopra 1MW
    Gli impianti con una potenza superiore a 1 MW possono accedere al sostegno attraverso la partecipazione a gare competitive, che saranno organizzate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) nel periodo 2024-2028, durante le quali verranno messe a disposizione periodicamente contingenti di potenza.

Le tariffe per il 2024, assegnate in via diretta per i piccoli impianti e a base d’asta per i grandi impianti, sono le seguenti:

85 euro/MWh per il fotovoltaico (93 euro/MWh per potenze < 1MW),
80 euro/MWh per l’eolico (93 euro/MWh per potenze < 1MW),
90 euro/MWh per l’idroelettrico (130 euro/MWh per potenze < 1MW),
85 euro/MWh per i gas di depurazione (100euro/MWh per potenze < 1MW).

Finita l’asta, il GSE pubblicherà una graduatoria dei progetti selezionati sulla base del ribasso offerto rispetto al prezzo di esercizio con coefficienti per ciascuna zona di mercato (elaboratori successivamente da Terna e GSE).

Inoltre, per gli impianti fotovoltaici in sostituzione di eternit o amianto è previsto un premio extra di 27 euro/MWh.

Per gli impianti fino a 200 kW, il GSE interviene direttamente sul ritiro e vendita dell’energia elettrica, erogando sulla produzione netta immessa in rete il prezzo aggiudicato in forma di tariffa omnicomprensiva.

Per gli impianti sopra i 200 kW, l’energia elettrica risultante viene valorizzata sul mercato dal produttore. Il GSE procede al calcolo della differenza tra il prezzo di aggiudicazione e il maggior valore tra zero e il prezzo di riferimento del Mercato del Giorno Prima. In caso di differenza positiva, il GSE eroga il corrispettivo relativo alla differenza sulla produzione netta immessa in rete, oppure in caso contrario lo richiede al soggetto titolare.

Per accedere ai nuovi incentivi previsti dal decreto “Fer X”, gli impianti a fonti rinnovabili dovranno però soddisfare specifici criteri, e rispettare la conformità ai requisiti legislativi e ambientali. Tra i requisiti:

– ogni impianto di potenza superiore a 1 MW deve disporre di un titolo abilitativo per la costruzione e l’esercizio, inclusi eventuali titoli concessori.

-è necessario avere un preventivo di connessione alla rete elettrica già accettato definitivamente, assicurando la conformità agli standard prestazionali e alle normative nazionali ed europee in materia di tutela ambientale.

-è necessario inoltre dimostrare la solidità finanziaria del soggetto partecipante, attraverso una dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica in relazione all’entità dell’intervento. In alternativa, è valido l’impegno dello stesso istituto a finanziare l’intervento, garantendo così la fattibilità economica dei progetti.

In questo modo, unicamente progetti ben strutturati e sostenibili potranno beneficiare degli incentivi, promuovendo lo sviluppo di un settore delle rinnovabili più resiliente.

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