Fotovoltaico e dazi USA: quali conseguenze per il mercato europeo?

24, Apr 2025 | Efficienza energetica, Energy News, NEWS DAL MONDO SUNCITY

Tempo di lettura:

Fotovoltaico e dazi USA, è record sui pannelli solari asiatici. E in Europa cosa potrebbe accadere?

Il settore fotovoltaico è al centro di nuove tensioni geopolitiche. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha recentemente annunciato l’intenzione di applicare dazi antidumping e compensativi molto elevati sull’importazione di moduli fotovoltaici in silicio cristallino provenienti da Cambogia, Malesia, Thailandia e Vietnam – paesi che insieme coprono una fetta enorme della produzione mondiale.

Le percentuali proposte sono impressionanti: oltre il 270% di dazi antidumping e oltre il 3.400% per quelli compensativi, con l’obiettivo dichiarato di tutelare la produzione nazionale americana da pratiche commerciali sleali.

Ma cosa significa tutto questo per l’Europa, e in particolare per l’Italia?

Il rischio: aumento dei prezzi anche in Europa?

Nel contesto della transizione energetica, sia gli Stati Uniti che l’Europa stanno accelerando verso la decarbonizzazione. Tuttavia, la filiera fotovoltaica globale è fortemente concentrata in Asia, e misure restrittive su scala internazionale potrebbero avere un impatto a catena. Se gli USA iniziano a chiudere le porte a produttori asiatici, l’Europa potrebbe diventare il mercato di sbocco privilegiato per questi moduli. A prima vista, ciò potrebbe sembrare positivo: un’offerta maggiore significa prezzi più bassi. Ma la realtà è più complessa.

L’afflusso massiccio di moduli a basso costo potrebbe:

  • Penalizzare i produttori europei e italiani già in difficoltà
  • Creare squilibri nella filiera industriale
  • Spingere l’UE a valutare a sua volta misure protettive, come dazi o controlli alle importazioni

La dipendenza asiatica nel fotovoltaico

Oggi circa il 90% della produzione di celle e moduli fotovoltaici avviene in Asia, in particolare in Cina e Sud-est asiatico. Questo crea una forte dipendenza per l’Europa, che ha l’ambizione di potenziare la propria autonomia energetica e costruire una filiera fotovoltaica europea competitiva.

In uno scenario di crisi, un eventuale rincaro dei prezzi dei pannelli solari – o peggio, ritardi nella fornitura – potrebbe compromettere:

  • Gli obiettivi di installazione fotovoltaica previsti per il 2030
  • I piani di decarbonizzazione nazionale
  • La stabilità del costo dell’energia elettrica per imprese e famiglie

L’Europa verso una produzione interna?

Per proteggere il mercato fotovoltaico europeo e sostenere la transizione energetica, la Commissione Europea ha già avviato misure per rilanciare la produzione interna di moduli fotovoltaici. In particolare:

  • Il Net-Zero Industry Act punta a garantire che il 40% della domanda europea di tecnologie verdi sia coperta da produttori interni entro il 2030.
  • Sono previsti incentivi alla produzione europea e una maggiore attenzione all’origine dei materiali.

In questo contesto, un eventuale effetto domino dei dazi USA potrebbe accelerare anche da parte dell’Europa politiche più protezionistiche o selettive.

E in Italia?

Per il mercato italiano del fotovoltaico, altamente dipendente dalle importazioni, l’ipotesi di dazi europei rappresenta un rischio ma anche un’opportunità. Le imprese che investono ora in impianti fotovoltaici possono ancora approfittare di:

✅ Prezzi relativamente bassi
✅ Incentivi fotovoltaico 2025 attivi (sia per imprese che per residenziale)
✅ Maggiore disponibilità di materiali

In un mercato in rapida evoluzione, scegliere il momento giusto per investire nel fotovoltaico è cruciale, così come scegliere il giusto partner in grado di affiancarti e supportarti verso la transizione energetica. Contattaci per scoprire cosa SunCity può fare per te.

Per non perderti i prossimi articoli Iscriviti alla nostra newsletter!

Gratuito e senza impegno, ti cancelli quando vuoi.

Newsletter semplice
[custom-facebook-feed feed=1]