Fotovoltaico: largo alle donne “solari” in Italia

31, Lug 2023 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Circa una persona su tre che lavora nel settore fotovoltaico in Italia è donna, prevalentemente in ruoli amministrativi, finanziari e tecnici, ma il trend di nuove assunzioni non indica un cambio di rotta verso una parità di genere. Sono alcuni dei dati emersi dalla prima indagine conoscitiva sulla presenza delle donne del settore fotovoltaico, condotta da Italia Solare con Solare B2B.

Sulle 213 aziende che hanno risposto all’indagine, principalmente attive nella progettazione e installazione di impianti fotovoltaici, solo il 36% dei dipendenti sono donne. La proporzione sale fino a quasi la metà solo nelle aziende che operano nei settori consulenza legale, fiscale e finanziaria (48%) e i distributori/grossisti di materiale (44%).

“Il mondo italiano del fotovoltaico ha ancora della strada da percorrere per incrementare la presenza femminile. Per promuovere una maggiore partecipazione femminile nel settore è importante avere consapevolezza di dove ci troviamo oggi e conoscere lo stato dell’arte per identificare esempi virtuosi e barriere strutturali,” commenta Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare.

La presenza delle donne nel settore fotovoltaico non sembra destinata a crescere nel breve termine: i dati delle nuove assunzioni nel 2022, infatti, ci dicono che per ogni donna che entra in un’azienda del settore lo fanno due uomini, mantenendo quindi la proporzione di donne in organico (circa 1 su 3). Tuttavia, alcuni comparti mostrano una tendenza virtuosa, assumendo più donne che uomini, ad esempio quello della Consulenza legale e finanziaria (61% delle assunzioni sono donne), digital energy (60%) e sviluppo di impianti (55%).

La stragrande maggioranza delle donne lavora full-time, una media del 79%, con i valori massimi (92%) nel comparto investitori /IPP (Independent Power Producer).

Delle 213 imprese intervistate, circa il 50% delle aziende afferma di non avere donne ai vertici e sul totale solo 17 realtà hanno una donna come Amministratrice Delegata e 8 hanno una donna presidente, mentre le amministratrici uniche sono 22. Su 90 aziende con un Consiglio di Amministrazione, solo 47 hanno almeno una donna al suo interno.

Scendendo di uno scalino, in termini di ruoli ricoperti, in media il 53% delle aziende conta almeno una donna tra i top manager, ma in molti casi si trova ad essere l’unica donna in un ruolo del genere: solo in 4 casi, infatti, si superano le 2 donne top manager in azienda.

Considerando le varie aree di attività all’interno delle aziende, le donne del settore fotovoltaico sono più numerose in amministrazione, finanza e controllo (28%) ma anche nell’area tecnica (24%). A seguire troviamo il comparto commerciale (14%), marketing (10%), acquisti (8%), risorse umane (8%) e legale (7%).

Analizzando le policy e i programmi rispetto alla parità di genere, il 25% delle aziende coinvolte presenta al suo interno una policy relativa alla parità di genere e solo 15% ha programmi o progetti a supporto delle donne, tra queste spicca il settore della produzione di componentistica (31% delle aziende), e generalmente si basano sulla flessibilità di orario.

Largo alle donne nel fotovoltaico

Investire in energia solare ha anche un prezioso risvolto sociale, dato che secondo l’AIE( Agenzia Internazionale dell’Energia) questo settore segna l’alba di una nuova era industriale in cui si creeranno oltre 14 milioni di posti di lavoro entro il 2030.

E se ciò non bastasse, il confronto dell’impiego e dell’empowerment femminile con il settore dei combustibili fossili è schiacciante: nelle energie rinnovabili il 40% dei lavoratori sono donne, contro l’appena 22% del settore di gas e petrolio.

In particolare, poi, per quello che riguarda l’energia solare, quasi la metà degli impiegati sono donne(47%) nel settore della produzione, 39% in quello dei servizi e 37% nello sviluppo.

I settori dell’energia pulita offrono grandi opportunità per le donne anche nella creazione di nuove figure professionali. L’agenzia IRENA ha condotto diverse indagini volte ad estrarre dati disaggregati per genere nelle società private del settore: nel 2016 la percentuale media di donne occupate nelle green energy era di circa il 35%, un numero superiore al corrispettivo del settore energetico in generale (20-25%). Tale trend è stato confermato anche nel 2017.

Secondo quanto riportato nella nuova edizione del rapporto “Renewable Energy and Jobs Annual Review 2021” prodotto da IRENA, l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), nel 2021 le figure professionali impiegate nel settore della “green energy” sono aumentate di settecentomila unità rispetto all’anno precedente, raggiungendo il totale di 12,7 milioni di persone in tutto il mondo.

Nello specifico, il fotovoltaico in Europa impiega – secondo l’EU Solar Jobs Report 2022di SolarPower Europe466mila persone, con un incremento di più del 30% rispetto al 2020 (quando i lavoratori nel settore erano 358mila). Si procede bene, quindi, ma si può fare meglio.

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