Il Decreto Superbonus 2024 è legge: tutte le novità

31, Mag 2024 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Il Decreto Superbonus 2024 è legge, ecco le novità del DL n. 39/2024 dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del 28 maggio, tra cui vi sono lo “spalma-crediti” edilizi in 10 anni per il Superbonus, Sismabonus e Barriere Architettoniche, lo stop dal 30 marzo dell’opzione sconto in fattura e della cessione del credito anche per il bonus barriere architettonicheil fermo alla remissione in bonis con il termine ultimo al 4 aprile 2024 e il bonus ristrutturazioni al 30% dal 2028.

Lo Spalma-Crediti edilizi in 10 anni

Lo spalma crediti edilizi prevede l’obbligo di spalmare in 10 anni  – e non più in 4 anni le detrazioni per superbonus, sismabonus e bonus barriere architettoniche 75% per le spese sostenute nel 2024-25. La norma non si applica alla spese sostenute dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2023 compreso, così come scritto nel testo del decreto, (comma 4 dell’articolo 4 bis del DL 39/24).

La norma non riguarderà nel 2024 chi ha utilizzato i bonus edilizi sotto forma di crediti di imposta derivanti dalle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura: la compensazione dei crediti di imposta del Superbonus resterà a 4 anni, mentre i crediti Sismabonus e Bonus barriere architettoniche a 5 anni così come scritto nel decreto all’art.121 del DL 34/2020.

Stop definitivo a sconto in fattura e cessione del credito 

Con il D.L. 39/2024, lo stop a sconto in fattura e cessione del credito è definitivo anche per le rate residue di spese già sostenute negli scorsi anni.

È possibile utilizzare ancora cessione del credito o lo sconto in fattura solo per gli interventi di recupero e ricostruzione di edifici nelle zone terremotate.

Il Decreto ha stabilito che dalla data del 30 marzo 2024 vige lo stop a sconto e cessione anche per i nuovi interventi con CILA presentata entro il 17 febbraio 2023 se non è stata sostenuta alcuna spesa, documentata da fattura, per i lavori già effettuati.

Bonus ristrutturazioni al 30% dal 2028

Per quanto riguarda il Bonus ristrutturazioni, che ricordiamo è valido nella misura del 50% solo fino al 31 dicembre 2024, il comma 8 dell’articolo 9-bis del Decreto stabilisce la seguente riduzione del bonus:

-50% fino al 31 dicembre 2024;
-36% dal 1° gennaio al 31 dicembre 2027;
-30% dal 1° gennaio 2028 fino al 31 dicembre 2033.

Ad oggi il bonus copre il 50% delle spese effettuate (fino a un massimo di 96 mila euro) e riguarda interventi e lavori di ristrutturazione.

Stop per la remissione in bonis

Stop all’utilizzo della remissione in bonis per gli errori formali nelle comunicazioni inviate entro lo scorso 4 aprile. Il  DL 39/2024 ha infatti bloccato questa possibilità: è scaduto il 4 aprile 2024 il termine per l’invio delle comunicazioni inerenti a sconto in fattura e cessione del credito all’Agenzia delle Entrate, comprese quelle relative alle cessioni delle rate residue di cui non si è usufruito delle detrazioni relative alle spese sostenute negli anni precedenti.

Stop alla compensazione di Banche e intermediari

Il Decreto Superbonus 2024 ha stabilito che dal primo gennaio 2025 le banche e gli intermediari finanziari iscritti all’albo (come nell’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia) non potranno più compensare i crediti edilizi del Superbonus con i contributi previdenziali, assistenziali e con i premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Inoltre, per coloro (banche o intermediari) che hanno acquistato crediti Superbonus pagandoli meno del 75% del loro valore dovranno riscuoterli immediatamente in sei rate annuali, senza la possibilità di venderli ad altri a un prezzo maggiore.

Contributi a fondo perduto Superbonus per il Terzo settore

Il Decreto Superbonus ha stanziato un fondo da 100 milioni di euro per l’anno 2025 destinato ad enti del terzo settore, organizzazioni non profit, associazioni di volontariato e di promozione sociale per la riqualificazione energetica e strutturale: sarà necessario presentare un’istanza all’ENEA secondo un modello che il MASE dovrà predisporre entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del D.L. 39/2024.

Obbligo di comunicazione preventiva antifrode

Il D.L. 39/2024 ha inoltre introdotto l’obbligo di una comunicazione preventiva antifrode per permettere un monitoraggio anticipato degli interventi e delle spese previste, pena una sanzione di 10mila euro.

Bisognerà dunque comunicare ad ENEA, i dati relativi all’intervento di efficientamento quali:

-i dati catastali relativi all’immobile oggetto degli interventi;
-la somma delle spese sostenute nell’anno 2024 alla data di entrata in vigore del decreto 39/2024;
-la somma delle spese che prevedibilmente saranno sostenute successivamente alla data di entrata in vigore del decreto negli anni 2024 e 2025;

Per tutti gli ulteriori dettagli sul Decreto Superbonus 2024 è possibile consultare il Dossier della Camera dei Deputati a questo link.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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