Imprese e Nuova Sabatini, fondi ancora disponibili

10, Mag 2023 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Sono ancora disponibili i fondi della misura “Beni strumentali – Nuova Sabatini”, agevolazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che si rivolge a micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici, e che stabilisce incentivi per l’accesso al credito finalizzati all’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, con particolare attenzione agli investimenti per la sostenibilità aziendale e la transizione verde.

In particolare, il Ministero ha precisato che le agevolazioni previste dalla Nuova Sabatini sono cumulabili con il credito d’imposta 4.0 perché si stratta di interventi non configurabili come aiuto di Stato (posto che il cumulo non superi i costi sostenuti).

Cos’è la misura “Beni Strumentali – Nuova Sabatini”

  • La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese
  • L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali
  • Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI)
  • Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.

Quali sono le agevolazioni

Le agevolazioni della Nuova Sabatini consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti. Nello specifico:

  • L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing)
  • Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” (istituito dall’art. 2, comma 100, lettera a, della legge n. 662/96)  fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
    • di durata non superiore a 5 anni
    • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
    • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili
  • Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
    • 2,75% per gli investimenti ordinari
    • 3,575% per gli investimenti 4.0
    • 3,575  per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).

Dal 1 gennaio 2023 è stata introdotta la Nuova Sabatini Green che finanzia anche il fotovoltaico. Dal 1 gennaio 2023 la “Nuova Sabatini” è stata infatti estesa agli investimenti per la transizione ecologica ( “Nuova Sabatini Green” con contributo maggiorato analogo a quello per investimenti in Transizione 4.0), dopo che in passato era già stata potenziata con un contributo delle imprese del Sud, sebbene con alcuni paletti.

Che cos’è la Nuova Sabatini Green

La misura Nuova Sabatini Green (leggi qui il nostro approfondimento Nuova Sabatini Green: finanziato anche il fotovoltaico da gennaio 2023) è un’agevolazione a favore delle micro, piccole e medie imprese (PMI) per le spese sostenute per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature in grado di ridurre l’impatto ambientale dell’azienda (es. impianti fotovoltaici), nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Per tali operazioni l’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento.

Per le imprese che faranno domanda di agevolazione per la realizzazione di investimenti green, il legale rappresentante dovrà dichiarare in sede di richiesta di erogazione il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo rilasciata o convalidata da un organismo indipendente accreditato. Oppure, dovrà dichiarare che i beni rientranti negli investimenti green sono corredati da una delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo oda un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni.

Come funzionano le agevolazioni sul fotovoltaico

Per quanto riguarda il finanziamento del fotovoltaico questo è previsto solo parte di un progetto più ampio di investimenti: la Nuova Sabatini Green stabilisce che l’acquisto finanziato di un impianto per produrre energia da fonti rinnovabili (ad esempio un impianto fotovoltaico, di cogenerazione,ecc.), sia ammissibile esclusivamente per le imprese che svolgono attività di produzione di energia elettrica con codice Ateco 35.11 e per quelle che svolgono attività agricola (art.2135 c.c). Per tutte le altre imprese, che svolgono attività diverse dalle predette, l’acquisto di un impianto di produzione energetica (per esempio, impianto fotovoltaico, di cogenerazione, mini eolico o micro-generatori), per essere ammissibile, deve far parte di un più ampio programma di investimento che deve essere organico e funzionale nonché coerente con l’attività svolta e riconducibile a una delle tipologie di investimento previste nei regolamenti UE applicabili per settore.

Alcuni chiarimenti sono disponibili nelle FAQ del MISE cliccando qui.

È possibile scaricare le modalità operative per presentare domanda, la modulistica, le schede tecniche e l’elenco delle banche aderenti collegati al sito del MISE cliccando qui.

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