Parco agrisolare, il GSE annuncia che il portale 2023 è attivo per l’invio delle comunicazioni degli impianti fotovoltaici nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Il GSE ha informato tutti i beneficiari (oltre 5.000) degli incentivi PNRR missione 2 componente 1 M2C1 – Investimento 2.2 Agrisolare, che a partire dalle ore 12:00 di martedì 14 marzo 2023, è attiva la funzionalità per comunicare l’avvio dei lavori relativi alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico ( da effettuare entro 30 giorni ) e degli eventuali interventi complementari ed è possibile richiedere l’eventuale anticipazione del contributo riconosciuto fino al massimo del 30%.
Che cos’è il Bando Parco Agrisolare
Il bando “Parco Agrisolare”, contenuto all’interno del PNRR, si pone come obiettivo quello di sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare fotovoltaica nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo. Il bando si propone in questo modo di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione di 375mila Kw da energia solare. Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più interventi complementari di riqualificazione dei fabbricati ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture. Il bando finanzia infatti fino al 70% delle spese per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo, realizzando in contemporanea una riqualificazione delle strutture oggetto di intervento mediante la rimozione dell’eternit/amianto sui tetti, ove presente, e/o il miglioramento della coibentazione e dell’areazione delle coperture oggetto di intervento, e per l’acquisto e la posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto; sistemi di accumulo, la fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi e i costi di connessione alla rete. Congiuntamente alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp, vi è un contributo per l’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica e/o di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile.
Con riferimento alla misura “Parco Agrisolare”, sono identificati quattro specifici target da rispettare. In particolare, i primi tre target consistono nell’individuazione dei progetti beneficiari con un valore totale delle risorse finanziarie assegnate all’investimento pari rispettivamente al 30% nel 2022, al 50% nel 2023 e al 100% nel 2024. In ultimo, attraverso la Misura, si dovrà conseguire l’installazione di almeno 375 MW di nuovi impianti solari fotovoltaici.
Con l’aggiornamento del Regolamento operativo sono state apportate modifiche in merito a:
- le modalità di determinazione della capacità produttiva degli impianti in funzione del consumo medio annuo di energia elettrica e termica delle aziende realizzatrici;
- le procedure per la realizzazione degli impianti fotovoltaici su immobili classificati nell’ambito di categorie catastali diverse dalla D/10.
Chi sono i beneficiari
Il decreto ministeriale 25 marzo 2022, n. 140119, emanato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, così come integrato dal decreto ministeriale del 15 luglio 2022, n. 315434, consente l’accesso alle risorse per lo sviluppo del “Parco Agrisolare” identificando come Soggetti Beneficiari:
a) gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
b) le imprese agroindustriali;
c) le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228.
Le risorse, a valere sui fondi del PNRR, ammontano a euro 1.500.000.000, di cui una quota pari ad almeno il 40% è destinata al finanziamento dei progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Come presentare le comunicazioni
Le comunicazioni possono essere presentate attraverso il portale dedicato accessibile dall’Area Clienti GSE (Gestore Servizi Energetici), accedendo a questo link:
Le risorse complessivamente stanziate sono così suddivise:
1.200 milioni di euro sono destinati agli interventi realizzati dalle aziende agricole attive nella produzione agricola primaria;
150 milioni di euro sono destinati agli interventi realizzati dalle aziende agricole attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli;
150 milioni di euro sono destinati agli interventi realizzati da aziende attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Sul sito istituzionale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali è pubblicato l’Elenco dei Codici Ateco prevalenti per individuare la corrispondenza tra le attività dell’azienda e l’allocazione delle risorse.
Qualsiasi informazione o chiarimento in merito all’Avviso possono essere richieste per il tramite del Portale di Supporto del GSE.
SunCity e l’agrovoltaico per un futuro sostenibile
L’agrisolare e agrovoltaico rappresentano un’opportunità per un’unione virtuosa tra sostenibilità, energia solare e agricoltura, in particolare in questa fase in cui i costi energetici sono aumentati sensibilmente.
L’agrovoltaico è infatti l’opportunità di approvvigionamento energetico per l’agricoltura senza spreco di suolo. L’agrovoltaico (e i suoi vantaggi che approfondiamo qui ) infatti non è il comune fotovoltaico su suolo agricolo, ma un sistema in cui l’uso agricolo è coniugato con la produzione di energia e quest’ultima non va a discapito dell’attività agricola ma al contrario la supporta e la ottimizza.
Per questo motivo SunCity ha realizzato un Vademecum sull’agrovoltaico, un documento da scaricare qui in cui risponde ai quesiti più importanti sull’agrovoltaico o agrofotovoltaico per fornire informazioni utili a chi intende adottare questi sistemi.
Nel 2023 si attende da parte del Governo il decreto attuativo che sbloccherà i fondi Pnrr per l’agrovoltaico: si tratta di 1,1 miliardi di euro per lo «Sviluppo agrovoltaico» con il fine di installare impianti per 1,04 gigawatt entro il 2026 e una produzione prevista di circa 1.300 gigawattora annui.
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