SunCity e la partnership tecnologica con AKREN 
per il primo impianto agrovoltaico avanzato in Umbria


3, Mar 2023 | Efficienza energetica

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L’integrazione tra attività agricola e produzione elettrica nell’agrovoltaico avanzato è iniziata grazie alla partnership tra SunCity e AKREN per lo sviluppo, la progettazione e la realizzazione di impianti agrovoltaici in tutta Italia. Il progetto rappresenta una svolta energetica importante per il mondo dell’agricoltura e SunCity, specialista del tetto fotovoltaico, è partner tecnologico di Akren, società specializzata nell’innovazione in ambito agronomico, per massimizzare la sinergia tra il settore agricolo e quello energetico producendo energia elettrica pulita, senza ridurre la superficie coltivabile.

Il progetto è stato inaugurato in Umbria venerdì 24 febbraio a Valfabbrica (loc. Sospertole) dove si è tenuta la posa della prima pietra e un convegno sul tema dell’agrivoltaico come disciplina integrata e nuova tecnologia che concilia la produzione di cibo ed energia verde rispettando la biodiversità. Sono intervenuti, tra gli altri, Roberto Morroni (assessore alle Politiche Agricole e Agroalimentari dell’Umbria), Attilio Piattelli, CEO SunCity, Angelo Frascarelli (presidente ISMEA) e Maurizio Commodi (fondatore di AKREN).

Siamo agli albori di questa tecnologia e l’impianto agrivoltaico che nascerà a Sospertole, piccola frazione del Comune di Valfabbrica (Pg), sarà anche uno dei primi in Italia, soprattutto in contesti collinari, visto che finora i pochi impianti agrivoltaici italiani sono stati progettati principalmente in pianura. Tra gli obiettivi di questo progetto c’è anche quello di portare un nuovo utilizzo dei terreni marginali e ricchezza alle aree interne, spesso abbandonate, e di testare, grazie all’esperienza tecnica di SunCity, varie culture con diversi assetti impiantistici.

L’agrovoltaico (e i suoi vantaggi che approfondiamo qui ) infatti non è il comune fotovoltaico su suolo agricolo, ma un sistema in cui l’uso agricolo è coniugato con la produzione di energia e quest’ultima non va a discapito dell’attività agricola ma al contrario la supporta e la ottimizza.

AKREN realizzerà in collaborazione con SunCity, come partner tecnologico, questo impianto pilota su una azienda agricola di circa 40 ettari inserita nella collina umbra. Si tratta di un impianto agrovoltaico dalla potenza di circa 1 megawatt che contribuirà ad evitare circa 500.000 chilogrammi di anidride carbonica ogni anno, equivalenti ad aver piantato circa 4 mila alberi oppure ad aver eliminato le emissioni prodotte da 300 auto di media cilindrata, e a produrre energia rinnovabile per circa 500 famiglie valorizzando allo stesso tempo la produzione agricola e caratterizzandosi anche come laboratorio aperto di ricerca ed innovazione nel nascente settore agrivoltaico.

Questo progetto innovativo integrato realizzato da Akren nel contesto collinare di Valfabbrica è pensato in collaborazione con SunCity, Abaco Group e CESAR – spinoff dell’Università di Perugia. Tra circa sei mesi entrerà in produzione, per poi iniziare le coltivazioni con l’arrivo del prossimo inverno.

Sostanzialmente – ha spiegato Maurizio Commodi, Fondatore di AKRENi pannelli fotovoltaici saranno elevati da terra e consentiranno di mettere a frutto i terreni in modo diverso. In alcuni casi la produzione agricola è addirittura avvantaggiata dall’ombreggiamento prodotto dall’agrivoltaico, anche in considerazione del fatto che ci troviamo in un momento storico in cui l’innalzamento delle temperature sta diventando dannoso per le colture”.

L’agrivoltaico – ha dichiarato Attilio Piattelli, CEO di SunCity – è fondamentale per la transizione energetica. Per il mondo agricolo ci sono numerosi vantaggi che possono essere sfruttati, in primis l’apporto di tecnologie. Essendo ormai il fotovoltaico una tecnologia consolidata, i sistemi di monitoraggio, già presenti su tutti gli impianti fotovoltaici, possono facilmente essere estesi anche al mondo agricolo, in modo da supportare la riduzione di costi di gestione e ottimizzazare la produzione, migliorando e minimizzando l’apporto di d’acqua per l’irrigazione e controllando perfettamente umidità e condizioni climatiche del terreno. Da non trascurare neppure le potenzialità derivanti dalla graduale elettrificazione dei consumi agricoli, certamente stimolata dalla produzione elettrica in sito derivante dalla presenza degli impianti fotovoltaici. 

Akren, ha poi ricordato Commodi, è anche un “open lab”, ovvero un laboratorio aperto dove fare ricerca e sperimentazione: “L’agrivoltaico oggi è un vero e proprio “movimento di interesse” e sono tantissime le aziende agricole e non che si stanno interessando a questo settore. Akren, insieme a SunCity, si pone l’obiettivo di essere tra le aziende leader sia per la progettazione che per la realizzazione di impianti Agrivoltaici in Italia.

Per questo motivo SunCity ha realizzato un Vademecum sull’agrovoltaico, un documento da scaricare qui in cui risponde ai quesiti più importanti sull’agrovoltaico o agrofotovoltaico per fornire informazioni utili a chi intende adottare questi sistemi.

Nel 2023 si attende da parte del Governo il decreto attuativo che sbloccherà i fondi Pnrr per l’agrovoltaico: si tratta di 1,1 miliardi di euro per lo «Sviluppo agrovoltaico» con il fine di installare impianti per 1,04 gigawatt entro il 2026 e una produzione prevista di circa 1.300 gigawattora annui.

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