Iperammortamento 2026: guida completa e opportunità per il fotovoltaico

Il disegno di Legge di Bilancio 2026 reintroduce l’iperammortamento: una maxi‑deduzione fiscale che premia gli investimenti in beni strumentali nuovi. Questa misura, attesa dalle imprese italiane dopo i crediti d’imposta dei piani Transizione 4.0 e 5.0, permette di maggiorare il costo deducibile dei beni fino al 220 %. Il ritorno dell’iperammortamento rappresenta un forte incentivo per chi investe in impianti fotovoltaici e in tecnologie efficienti.

Che cos’è l’iperammortamento 2026

L’iperammortamento consente di incrementare fiscalmente il valore dei beni strumentali: le aziende possono dedurre dal reddito imponibile una cifra superiore al prezzo pagato, riducendo le imposte su IRES e IRAP (fonte finera.it). A differenza dei crediti d’imposta, il vantaggio si applica direttamente in dichiarazione dei redditi.

Periodo di validità e requisiti

• Finestra temporale: investimenti dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026, con completamento al 30 giugno 2027 se l’ordine è accettato entro fine 2026 e si versa almeno un acconto del 20 %.

• Beneficiari: tutte le imprese titolari di reddito d’impresa che operano in Italia e acquistano beni strumentali nuovi. Sono esclusi i beni usati o rigenerati.

• Beni ammessi: macchinari, impianti, attrezzature industriali, software e sistemi digitali, dispositivi per il monitoraggio dei consumi.

• Documentazione: bisogna conservare fatture, pagamenti e perizie asseverate che attestino l’impatto energetico o la conformità alle specifiche digitali.

Aliquote e maggiorazioni 2026

L’iperammortamento prevede due livelli di maggiorazione: uno ordinario e uno “green” per investimenti con riduzione dei consumi energetici.

*Le aliquote “green” si applicano se l’intervento riduce i consumi energetici del sito produttivo almeno del 3 % o dei processi produttivi almeno del 5 %, è quindi necessario dimostrare la riduzione dei consumi.

Beni ammessi e benefici per il fotovoltaico

Macchinari, software e sistemi 4.0

Rientrano nella misura macchinari industriali, attrezzature commerciali, software e dispositivi per l’efficientamento energetico, tra cui impianti per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia, come fotovoltaico e storage.

Tempistiche e adempimenti

Per non perdere l’agevolazione è fondamentale:

• Versare un acconto del 20 % all’ordine entro il 31 dicembre 2026.

• Completare l’investimento e installare i beni entro il 30 giugno 2027.

• Conservare fatture, pagamenti, perizie e documentazione tecnica.

• Pianificare per tempo: avviare la progettazione con anticipo permette di riuscire a rispettare i termini e sfruttare le aliquote più alte.

Opportunità per le imprese che devono realizzare un impianto fotovoltaico

L’iperammortamento rappresenta un’opportunità importante per le imprese, portando molteplici benefii:

1. Beneficio fiscale e costi ridotti: la maxi‐deduzione del 220 % permette di portare in deduzione un importo pari a 2,2 volte il costo dell’impianto, riducendo sensibilmente l’esborso iniziale.
2. Risparmio sui costi energetici: l’installazione di moduli fotovoltaici e sistemi di accumulo permette di autoprodurre energia, abbassare le bollette e proteggersi dalle oscillazioni del prezzo dell’energia, così, oltre al beneficio fiscale, l’impianto si ripaga rapidamente grazie al minor costo dell’energia.
3. Cumulabilità con altri incentivi: l’iperammortamento si può sommare ad altre misure, come il Conto Termico 3.0 o bandi regionali, purché non finanzino gli stessi costi.
4. Indipendenza energetica e sostenibilità: investire in un impianto fotovoltaico contribuisce alla transizione ecologica e aumenta l’indipendenza energetica dell’impresa. Ridurre i consumi di almeno il 3 % del sito produttivo o il 5 % dei processi produttivi consente di accedere alle aliquote “green”.

Consigli pratici per le aziende

Per sfruttare al meglio l’iperammortamento, è consigliabile che l’azienda proceda con una verifica dei consumi e degli impianti per individuare gli interventi in grado di raggiungere le soglie di risparmio (≥3% a livello di sito o ≥5% sui processi), ad esempio fotovoltaico, sistemi di gestione dell’energia e macchinari 4.0. È importante affidarsi a professionisti per una progettazione integrata capace di massimizzare la maggiorazione, conservare tutta la documentazione tecnica e fiscale e in sede di dichiarazione dei redditi applicare correttamente l’agevolazione.

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