Sisma bonus 2024: come funziona e come ottenerlo

22, Feb 2024 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Prorogato fino alla fine del 2024, il Sisma Bonus è la misura che consente di ottenere un’agevolazione che può andare da un minimo del 50% ad un massimo dell’85% sugli interventi di miglioramento sismico su edifici costruiti in zone ad alto rischio.

La legge di Bilancio 197/2022 ha prorogato la scadenza del Sisma bonus al 31 dicembre 2024. Per comprendere meglio il suo funzionamento, occorre fare una distinzione tra l’applicazione delle diverse aliquote.

Infatti, il Sismabonus ordinario prevede una detrazione minima del 50%, che può aumentare fino all’80% se diminuiscono le classi di rischio sismico e fino all’85% se i lavori vengono effettuati in un condominio.

Come funziona il sisma bonus

Il Sisma bonus è una detrazione fiscale prevista per gli interventi di adeguamento antisismico realizzati negli immobili sia residenziali che produttivi. La detrazione, variabile dal 50 al 85% a seconda dell’intervento e della tipologia di immobile, è agevolabile su una spesa massima di 96.000 euro.

Chi può usufruire del sisma bonus

All’agevolazione possono accedere persone fisiche e imprese titolari o detentori dell’immobile in questione, con spese sostenute fino a un massimo di 96.000 €.

I soggetti beneficiari del sismabonus sono:

-proprietari o nudi proprietari;
-titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
-locatari in affitto o comodatari;
-soci di cooperative divise e indivise;
-imprenditori individuali per gli immobili adibiti ad attività produttive;
-soggetti indicati nell’articolo 5 del TUIR, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari);
-il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);
-il coniuge separato, purché assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
-il componente dell’unione civile
-il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi, né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

Come ottenere il sisma bonus

Per ottenere il Sisma Bonus bisogna effettuare interventi di miglioramento antisismico, ed è quindi possibile ottenere una detrazione fiscale che varia a seconda di diversi fattori. Per le spese di messa in sicurezza antisismica sostenute fino al 31 dicembre 2024, infatti, continua a spettare una detrazione del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96mila euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e che deve essere ripartita in cinque quote annuali. La detrazione sale (70 o 80%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80 o 85%).

La detrazione viene calcolata su un importo massimo di 96.000 euro e viene ripartita in 5 quote annuali uguali.

Come richiedere il sisma bonus

Il Sismabonus consiste in una detrazione fiscale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2024. Tecnicamente, il sismabonus, essendo una detrazione, non deve essere “richiesto” con la presentazione di una vera e propria domanda. Semplicemente, il beneficiario anticipa le spese per poi chiederne il rimborso, sottoforma di detrazione fiscale, in sede di dichiarazione dei redditi.

Per tali ragioni, tutti i pagamenti vanno effettuati in modo tracciabile, così da poter fornire la prova delle avvenute spese.

Come si calcola il sisma bonus

La detrazione fiscale come già detto varia in base alla tipologia dell’intervento:

-50% per interventi senza miglioramento di classe sismica;
-70% / 75% per miglioramento di una classe sismica;
-80% / 85% per miglioramento di due classi sismiche;

Nello specifico, si tratta agevolazioni al:

70 % per chi riduce una classe di rischio sismico il certificato di rischio del proprio immobile;
80 % nel caso di chi riduce di due classi di rischio sismico il certificato sismico del proprio immobile.

Per i condomini, l’aliquota è del:

75 % se sono lavori effettuati su parti condominiali con riduzione di una classe di rischio sismico;
85 % nel caso di lavori, sempre su parti condominiali, la cui riduzione è di due classi di rischio

Le classi di rischio sismico sono in tutto 8: A+, A, B, C, D, E, F, e G e gli edifici dell’ultima classe sono quelli a rischio massimo.

Non possono fruire della detrazione le unità immobiliari facenti parte della categoria catastale A/1, A/8 e A/9, e cioè: le abitazioni in ville, le abitazioni di tipo signorile, i palazzi, i castelli di pregio storico e artistico.

Come usufruire del sisma bonus

Si può accedere al Sismabonus attraverso la detrazione fiscale, da dividere in 5 rate annuali di pari importo, in fase di dichiarazione dei redditi.

Come è noto anche per altri bonus edilizi, per usufruire delle agevolazioni previste dal Sismabonus 2024 è necessario effettuare i pagamenti per i lavori realizzato con bonifico bancario parlante (o bonifico postale parlante). Per beneficiare della detrazione, è fondamentale che il pagamento dei lavori venga fatto mediante bonifico bancario o postale parlante. Al loro interno, devono essere inclusi i seguenti dati:

codice fiscale del beneficiario della detrazione;
codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento;
causale che faccia riferimento alla normativa.

Cosa rientra nel sisma bonus

L’agevolazione fiscale prevista dal sisma bonus è concessa per interventi di:

-miglioramento sismico;
-adeguamento sismico;
-interventi sulle coperture (orizzontali) o su loro porzioni, finalizzati all’aumento della capacità portante, alla riduzione dei pesi, alla eliminazione delle spinte applicate alle strutture verticali, al miglioramento dell’azione di ritegno delle murature, alla riparazione-integrazione-sostituzione di elementi della copertura, ecc.;
-interventi di riparazione e ripristino della resistenza originaria di elementi strutturali in muratura e/o calcestruzzo armato e/o acciaio, ammalorati per forme di degrado provenienti da vari fattori (esposizione, umidità, invecchiamenti, disgregazione dei componenti, ecc.);
-interventi volti a ridurre la possibilità di innesco di meccanismi locali (inserimento di catene e tiranti contro il ribaltamento delle pareti negli edifici in muratura, rafforzamento dei nodi trave-colonna negli edifici in c.a. contro la loro rottura prematura, prima dello sviluppo di meccanismi duttili delle travi, cerchiatura, con qualunque tecnologia, di travi e colonne o loro porzioni, volta a migliorare la duttilità, -collegamento degli elementi di tamponatura alla struttura di c.a. contro il loro ribaltamento, rafforzamento di elementi non strutturali pesanti, come camini, parapetti, controsoffitti ecc., o dei loro vincoli e ancoraggi alla struttura principale).

Cosa si può fare con il sisma bonus

Il sismabonus 2024 è una preziosa opportunità per migliorare la sicurezza sismica degli edifici ed ottenere risparmi fiscali significativi. Dopo la decisione del 16 febbraio 2023 circa lo stop dello sconto in fattura e la cessione del credito, l’unica opzione disponibile è quella della detrazione fiscale. La cessione del credito e lo sconto immediato in fattura sono possibili solo se il titolo abilitativo e la delibera assembleare (in caso di lavori condominiali) sono stati ottenuti prima del 16 febbraio 2023.

Con il Sismabonus si può mettere in sicurezza un immobile sito in una zona ad alto rischio sismico. In Italia, il rischio sismico è elevato ed esistono delle tabelle ministeriali. Il Sismabonus si applica a interventi su immobili abitativi e produttivi situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Tra le spese detraibili rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.

Per chi effettua lavori solo per migliorare la classe sismica dell’immobile è prevista una detrazione del 50% delle spese sostenute. Per interventi antisismici con un passaggio ad una classe di rischio inferiore, invece, l’aliquota è del 70%. Se il passaggio è di 2 classi si ottiene persino l’80% di quanto speso.

Quali interventi rientrano nel sisma bonus

Gli interventi ammessi nel Sismabonus sono i seguenti:

-lavori di miglioramento e di adeguamento sismico;
-interventi sulle coperture orizzontali;
-interventi sulle strutture verticali;
-prestazioni professionali necessarie per lo svolgimento dei lavori;
-acquisto dei materiali;
-perizie, sopralluoghi e altri documenti necessari;
-imposte da bollo e IVA.

Quando scade il sisma bonus

Il Sismabonus resta in vigore fino al 31 dicembre 2024.

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