La cessione del credito: come evitare le truffe?

6, Lug 2020 | NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Superbonus 110% e Cessione del Credito di imposta sono due aspetti salienti del Decreto Rilancio 2020, in tema di maxi-interventi volti all’efficientamento energetico, ma occorre prestare attenzione alle truffe e ai risvolti sgradevoli in cui si potrebbe incorrere in maniera inconsapevole. Come evitarlo, a cosa prestare attenzione?

 

La cessione del credito di imposta diventa un boomerang?

 

La cessione del credito di imposta è una misura che consente di trasformare la detrazione del 110%  in credito d’imposta da cedere a terzi o alla ditta che esegue materialmente i lavori di efficientamento energetico, con la possibilità per il proprietario dell’immobile di realizzare l’impianto e i lavori in maniera praticamente gratuita, fermo restando che la detrazione potrà essere richiesta solo per alcune tipologie di interventi e i costi dovranno essere congrui.

 

Cosa valutare? Quali sono i rischi?

Focalizziamo l’attenzione sui possibili rischi e su ciò che potrebbe succedere.

Essendo gli incentivi legati a particolari requisiti, sarà necessaria la verifica di congruità da parte di un tecnico che preparerà il progetto dei lavori, valutando quali sono gli interventi di riqualificazione che rispondono correttamente ai criteri di accesso agli incentivi fiscali.

Il rischio di truffe allo Stato nell’erogazione degli incentivi potrebbe essere però dietro l’angolo.

Non è facile verificare la terzietà delle figure tecniche rispetto alle imprese che seguiranno i lavori, generando, complice la crisi economica post lockdown, un conflitto di interessi in termini di obiettività delle valutazioni.

Inoltre, la possibilità da parte del cliente finale di richiedere lo sconto in fattura, che rende gli interventi di ristrutturazione sostanzialmente gratuiti, potrebbe causare un basso interesse del proprietario dell’immobile alla contrattazione del prezzo, con conseguente rischio di un rigonfiamento dei preventivi da parte delle imprese nel tentativo di recuperare più credito d’imposta, ai danni dello Stato.

E se l’Agenzia delle Entrate dovesse contestare la spesa dopo qualche anno, nella misura o nella tipologia dei lavori eseguiti? Cosa succederebbe?

La cessione del credito di imposta diventa a questo punto un’arma a doppio taglio. La ditta fa i lavori e come da accordi si prende a carico il credito di imposta del cliente ed è sollevato da qualsiasi azione successiva da parte di organi di controllo, che nel caso di incongruità esigerà dal cliente le relative spettanze.

 

 

Come evitare le truffe?

Il Superbonus 110% e la cessione del credito rappresentano un’opportunità di sviluppo di ripresa essenziale per il Paese, ma occorre prevenire possibili risvolti negativi.

Mancano ancora i provvedimenti attuativi e ci sono aspetti da chiarire ma, al fine di evitare eventuali truffe, è importante che il proprietario dell’immobile si affidi ad imprese serie con esperienza nel settore e capaci di assicurare la massima professionalità.

Richiedere un sopralluogo per verificare che l’abitazione abbia i dovuti requisiti per accedere al bonus è una conditio sine qua non prima di intraprendere qualsiasi trattativa sul prezzo dei lavori.

 

 

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