Decreto Salva spese su Superbonus, cessione del credito e barriere architettoniche

19, Gen 2024 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Il Decreto Salva Spese, ribattezzato “salva Superbonus” o DL 212/2023, da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale, contiene norme con riferimento ai “Bonus Edilizi. Bisogna sottolineare che il DL non contiene alcuna proroga del Superbonus che scenderà dunque come già previsto dal 1° gennaio 2024 al 70 per cento, né prevede la possibilità di effettuare un SAL straordinario di fine 2023.

Le principali novità del Decreto Salva Spese sono riassumibili nei seguenti punti:

Il Decreto Salva Spese e la norma “Salva Superbonus”

L’articolo 1 del DL 212/2023, la norma “salva” il Superbonus per tutti i lavori che non sono stati conclusi entro il 31/12 scorso. Nello specifico, in relazione agli interventi edilizi avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul “Superbonus 110%”, per i quali il contribuente abbia esercitato per le opzioni dello “Sconto in Fattura” o della “Cessione del Credito” in relazione ad uno o più “SAL” (Stato Avanzamento Lavori), alla data del 31 dicembre 2023, dunque è riconosciuto il credito d’imposta per tutti lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023.

Un contributo per i redditi ‘bassi’ in compensazione

Il comma 2 dell’articolo 1 prevede un nuovo contributo, destinato ai cittadini con i redditi più bassi ovvero fino a 15.000 euro (calcolato in base al quoziente familiare) per permettere la conclusione dei cantieri del Superbonus – sulle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024 – con uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60% al 31 dicembre 2023.

Nello specifico, il contributo sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate, secondo criteri e modalità stabiliti da un decreto del MEF da emanarsi entro 60 giorni, senza concorrere alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi. Si attende quindi un successivo decreto del Ministero dell’Economia per definire le modalità di accesso a tale contributo.

Limiti al Bonus Barriere Architettoniche 

Infine, il Decreto Salva Spese ha portato alcune novità per il “Bonus Barriere Architettoniche” ovvero la detrazione fiscale del 75% sui lavori per eliminare le barriere architettoniche dagli edifici, di cui all’art. 119-ter del Decreto Rilancio, introducendo limiti alla possibilità di sfruttare questa detrazione concedendola solo per scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, nuovi obblighi sulle modalità di effettuazione dei pagamenti e sull’asseverazione dei lavori da parte di tecnici abilitati, e limiti all’uso, invece della detrazione in dichiarazione, per le opzioni dello “Sconto in fattura” o della “Cessione del Credito” se non per interventi, su parti comuni condominiali e/o su case singole adibite ad abitazione principale, eseguiti da soggetti con reddito di riferimento non superiore ai 15.000 euro.

Ritornando al Superbonus vi ricordiamo che a partire dal 1° gennaio 2024, la maxi detrazione termina per villette e unifamiliari, mentre per i condomini scende dal 110/90% al 70% nel 2024 e 65% nel 2025.

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