Fotovoltaico: il corretto riciclo e smaltimento dei pannelli fotovoltaici

6, Mag 2024 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Dopo aver acquistato un impianto fotovoltaico può capitare di pensare a come procedere per il corretto riciclo di batterie e smaltimento dei pannelli fotovoltaici, seppur tenendo a mente che la vita media dei pannelli fotovoltaici è di circa 25 anni. Infatti la delicata questione della gestione dei moduli fotovoltaici a fine vita, ovvero del riciclo e dello smaltimento dei pannelli solari una volta che hanno terminato di essere in funzione è uno dei temi che è stato di frequente oggetto di aggiornamenti legislativi.

Le norme europee e italiane per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici sono state emanate con lo scopo di assicurare una gestione corretta e sicura dei pannelli solari al termine della loro vita utile. Le stime dicono che oltre il 95% del materiale presente nei pannelli possa essere  recuperato in modo ottimale, ritornando come materia prima nelle varie filiere produttive. Un motivo in più per smaltire i pannelli secondo le norme.

Come si fa per smaltire i pannelli fotovoltaici

Un pannello fotovoltaico è identificato come RAEE (Rifiuto di Apparecchiatura Elettrica ed Elettronica) e il suo smaltimento è regolato dal Decreto Legislativo n. 49/2014 (Art. 40).

La normativa prevede una suddivisione delle operazioni di smaltimento in base alla grandezza degli impianti:

i RAEE fotovoltaici Domestici sono quelli derivanti da impianti fotovoltaici con potenza inferiore a 10kWp;

-per impianti con potenza uguale o superiore a 10 kWp si parla di RAEE fotovoltaici Professionali.

La responsabilità dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici è stabilita a seconda della data di installazione e della potenza dellimpianto:

  • Per gli impianti fotovoltaici domestici, ovvero quelli con potenza nominale inferiore a 10 kWp, la responsabilità è del proprietario dell’impianto e lo smaltimento deve essere effettuato presso il Centro di Raccolta dei RAEE di riferimento, il cui indirizzo e informazioni possono essere trovati sul sito ufficiale del Centro di Coordinamento RAEE.
  • Per gli impianti fotovoltaici professionali, cioè quelli con potenza nominale pari o superiore a 10 kWp, lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici in Italia è regolato dalla normativa RAEE/2014, che stabilisce che i pannelli fotovoltaici non più funzionanti vadano destinati ad  Impianti di Trattamento, Sistemi Collettivi o altri operatori autorizzati alla gestione di rifiuti professionali.

Cosa dice la legge italiana

In Italia il decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49 ha attuato la direttiva 2012/19/UE sui
rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

Le norme sui RAEE fotovoltaici sono contenute nell’art.24-bis (Razionalizzazione delle disposizioni per i RAEE da fotovoltaico) introdotto dal decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 118 (il decreto che ha attuato la disciplina UE su pile e accumulatori (Dir. 2018/849) e sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (2012/19) all’articolo 40, comma 3 con cui si prevede che il GSE, previa approvazione del Ministero della transizione ecologica, definisca “il metodo di calcolo della quota da trattenere e le relative modalità operative a garanzia della totale gestione dei rifiuti da pannelli fotovoltaici”.

Che cos’è la quota RAEE?

La quota Raee è una quota di denaro che viene trattenuta dagli incentivi erogati per gli ultimi 10 anni sugli impianti in Conto Energia per garantire che la gestione e lo smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, in questo caso specifico dei pannelli fotovoltaici, venga fatta correttamente.

La quota trattenuta dal GSE quale contributo da parte dei soggetti interessati per la gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici è stabilita in 20 /modulo, mentre viene confermato il pagamento di 10€ nel caso si scegliesse di depositare la garanzia finanziaria per il fine vita presso un Consorzio. La quota finanzia le operazioni di raccolta, trattamento e smaltimento dei pannelli fotovoltaici giunti a fine vita.

Per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici, la quota Raee viene applicata dall’undicesimo anno di vita degli impianti fotovoltaici comportando che da quel momento, un importo fisso venga trattenuto dal GSE o versato a un consorzio designato. Le prime trattenute sono state applicate dal GSE a partire dal 2 gennaio 2024.

I Produttori di energia, ovvero i Soggetti responsabili, hanno dunque due opzioni: entro il 30 giugno 2024 devono decidere se versare le quote a un consorzio da loro scelto oppure se destinare le trattenute al GSE, con il totale che verrà restituito successivamente allo smaltimento.

Le recenti linee guida sullo smaltimento dei RAEE provenienti dai pannelli fotovoltaici degli impianti incentivati in Conto Energia sono presenti a questo link del GSE “Istruzioni Operative per la gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici degli impianti incentivati in Conto Energia“, che recepisce le novità normative introdotte dalla Legge 21 aprile 2023, n.41 sulla possibilità di dilazionare, in cinque anni, la quota da versare al Sistema Collettivo in caso di adesione ai sensi del D.lgs. 118/2020. Il Documento contiene il metodo di calcolo della quota da trattenere e le relative modalità operative a garanzia della totale gestione dei rifiuti da pannelli fotovoltaici, definito dal Gestore Servizi Energetici (GSE).
Il Decreto recepisce le indicazioni fornite con Legge 233/2021 di conversione del  DL 152/2021 il “Decreto attuativo del PNRR“ sulla copertura dei costi di gestione dei RAEE.

La recente entrata in vigore del cosiddetto Decreto Energia (D.L. 11/2024) ha inoltre introdotto una novità importante nella gestione dei pannelli fotovoltaici includendo i consorzi tra i soggetti idonei alla gestione del loro fine vita.

I soggetti responsabili degli impianti possono dunque optare per:

-prendere parte in un consorzio

-affidarsi al GSE, che è incaricato anche del monitoraggio

Cosa dice la legge europea

Vi è stata un’altra importante novità. La Direttiva 2024/884 del 13 marzo 2024 emanata dal Parlamento europeo e dal Consiglio ha cambiato la direttiva 2012/19/UE (sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche-RAEE), sulla gestione dei RAEE fotovoltaici normando lassegnazione dei costi di gestione e smaltimento.

La Corte di giustizia dellUnione europea ha di fatto invalidato larticolo 13, paragrafo 1, della direttiva 2012/19/UE che stabiliva che i costi di smaltimento dei RAEE fotovoltaici fossero a carico dei produttori in tutti gli Stati membri anche per i prodotti che tali produttori avevano già commercializzato sul mercato mentre era in vigore la direttiva 2008/98/CE.

Larticolo 13 inoltre ha escluso che una normativa nazionale possa imporre agli utenti di pannelli fotovoltaici, e non ai produttori di tali pannelli, il finanziamento dei costi della gestione dei rifiuti prodotti da tali pannelli e immessi sul mercato a partire dal 13 agosto 2012, data di entrata in vigore della direttiva.

La Direttiva 2024/884 ha modificato poi l’articolo 12 della direttiva 2012/19/UE anche a riguardo del finanziamento dei rifiuti originati da pannelli fotovoltaici provenienti dai nuclei domestici, e per quanto concerne altri rifiuti di AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), derivati sia dai nuclei domestici sia da altri utilizzatori assimilabili ai pannelli fotovoltaici: nello specifico ha stabilito che le previsioni della Direttiva 2012/19 non si applichino ai pannelli fotovoltaici immessi sul mercato tra il 13 agosto 2005 e il 13 agosto 2012 né alle AEE che rientrano nell’ambito di applicazione aperto immesse sul mercato tra il 13 agosto 2005 e il 15 agosto 2018.

Suncity ed ECOEM

SunCity ha avviato una collaborazione con il Consorzio ECOEM, sul tema dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici, dei controlli ambientali da rafforzare, e delle innovazioni da mettere in campo. Il Consorzio ECOEM svolge un ruolo fondamentale nel processo di transizione ecologica e raggiungimento degli obiettivi del paese in merito al riciclo dei rifiuti tecnologici esausti in quanto rappresenta il Sistema Collettivo Nazionale, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente per la raccolta, ritiro, trattamento, riciclo dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), Pile e Accumulatori, Moduli fotovoltaici domestici e professionali.

Il vademecum di SolarPower Europe

SolarPower Europe, l’associazione che rappresenta gli operatori del comparto solare a livello europeo ha messo a disposizione online un vademecum che contiene delle linee guida che indicano le azioni corrette da mettere in atto per limitare limpatto ambientale dei pannelli solari una volta che diventeranno inutilizzabili. Il vademecum è stato creato da un gruppo di esperti dell’associazione che ha unito conoscenze e best practice per facilitare un corretto smaltimento dei pannelli solari.

In primis va ricordato che uno dei principali vantaggi del fotovoltaico è proprio quello di rappresentare un investimento destinato a durare nel tempo. I pannelli solari hanno una vita media di 25-30 anni, trascorsi i quali diventa conveniente la sostituzione. Ma per mantenere un impianto al massimo della produttività, è consigliabile intervenire con operazioni di efficientamento volte a prolungarne la costanza di prestazioni elevate e durature ad esempio tramite il Revamping.

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