Il divieto di vendita di auto a benzina e diesel è ufficiale e la mobilità elettrica sembra avere un futuro più verde perché ci saranno solo auto ad emissioni zero dal 2035. Il 27 ottobre i rappresentanti di Commissione europea, Consiglio e Parlamento hanno approvato la parte del pacchetto “Fit for 55” sulle emissioni di CO2 di auto e furgoni con il divieto, dal 2035, di immatricolare auto con motore a combustione interna (benzina, diesel, gpl, anche ibridi). A questo si aggiunge un ulteriore, non meno impegnativo, obiettivo intermedio: ridurre al 2030 le emissioni di CO2 del 55% rispetto al 2021 per le auto e del 50% per i furgoni nuovi. L’obiettivo fa parte dei quattordici provvedimenti inseriti dalla Commisione europea nel pacchetto Fit for 55 per ridurre del 55% le emissioni entro il 2030 e arrivare al net zero entro il 2050.
Motus-E, associazione che raccoglie gli stakeholder italiani della mobilità elettrica ha commentato: «Anche il nostro Paese ha dimostrato di voler accogliere le novità contenute in questo accordo, che non possono prescindere da una strategia industriale imperniata su produzioni europee che ci affranchino, in prospettiva, dalla dipendenza di altri paesi concorrenti a quelli europei. Per attuare questo c’è bisogno di visione, di chiarezza e programmazione e di grandi investimenti. Come rappresentanti della filiera della mobilità elettrica siamo pronti a supportare il nostro Paese e il Governo italiano».
Nel giugno 2022 il Parlamento europeo aveva approvato la proposta della Commissione per auto e furgoni nuovi a emissioni zero entro il 2035. All’epoca gli eurodeputati italiani erano riusciti a fare approvare un emendamento ( ribattezzato salva Motor Valley) che proroga fino all’inizio del 2036 la possibilità di avere deroghe sulle emissioni di Co2 per i piccoli produttori di auto (tra mille e diecimila) e per i furgoni (fino a 22 mila). È stato infatti mantenuto il cosiddetto emendamento ‘salva Motor Valley’, che deroga fino al 2035 gli standard di emissione per i produttori di piccoli volumi di produzione (da 1.000 a 10.000 auto nuove o da 1.000 a 22.000 nuovi furgoni). I produttori di meno di 1.000 nuove immatricolazioni di veicoli all’anno continuano ad essere esentati dalle nuove regole più stringenti sulle emissioni. Infine, l’accordo include una formulazione sui carburanti CO2 neutrali in base alla quale la Commissione introdurrà una proposta per l’immatricolazione dei veicoli che funzionano esclusivamente con combustibili CO2 neutrali dopo il 2035.
Vediamo tutti i passaggi come spiegato nella nota dell’Eurocamera:
Quando entrerà in vigore il divieto di vendita di auto nuove con motore a combustione?
A partire dal 2035, tutte le nuove auto in arrivo sul mercato devono essere a emissioni zero e non possono emettere CO2. In questo modo si potrà garantire che entro il 2050 il settore dei trasporti possa diventare a emissioni zero.
Cosa succederà alle attuali auto a benzina/con motore a combustione? Potremo continuare a guidarle dopo il 2035?
Sì, sarà possibile continuare a guidare la vostra auto attuale. Le nuove regole non impongono che entro il 2035 tutte le auto in circolazione siano a emissioni zero. Queste regole non riguardano le auto in circolazione. Se acquistate ora un’auto nuova, potrete guidarla fino alla fine del suo ciclo di vita. Ma, poiché la vita media di un’auto è di 15 anni, dal 2035 dobbiamo iniziare per consentire che entro il 2050 tutte le auto diventino CO2 neutrali dal punto di vista climatico.
Dopo il 2035 sarà ancora possibile acquistare e vendere automobili di seconda mano a benzina/con motore a scoppio e rifornirle di carburante?
Sì, tutto questo sarà ancora possibile. Tuttavia, il costo totale di proprietà (costo di carburante, manutenzione, acquisto e assicurazione) potrebbe aumentare.
Che tipo di auto a emissioni zero circoleranno principalmente?
La tendenza si muove principalmente verso i veicoli elettrici a batterie poiché il costo di proprietà totale è inferiore rispetto alle alternative. Ad esempio, la produzione di idrogeno e combustibili verdi (a partire da elettricità e idrogeno e convertiti in benzina sintetica) è più costosa, poiché richiede molta elettricità. Tuttavia, le batterie sono pesanti e questo significa che alcuni mezzi di trasporto non possono essere facilmente alimentati dalle batterie, quindi l’idrogeno o i combustibili verdi possono essere una buona soluzione alternativa per navi, aerei o veicoli pesanti.
Le auto elettriche saranno convenienti?
È più redditizio utilizzare veicoli elettrici, poiché i prezzi dell’elettricità sono attualmente inferiori a quelli della benzina e richiedono meno manutenzione. Quindi, una volta acquistata, il costo totale di proprietà di un’auto a batteria è uguale o inferiore a quello di un’auto a benzina o diesel. Tuttavia, al giorno d’oggi le auto elettriche sono costose. Le nuove normative dovrebbero incoraggiare una maggiore concorrenza e incoraggiare i produttori a investire nella ricerca e nell’innovazione dei veicoli elettrici, il che dovrebbe abbassare il prezzo di acquisto.
Cosa accadrà ai rifiuti prodotti delle batterie elettriche?
Questo problema sarà affrontato da altre normative, come la direttiva sulle energie rinnovabili e il nuovo regolamento sulle batterie, che garantiscono un processo di produzione delle batterie neutro sotto il profilo di CO2, ovvero senza effetti negativi sull’ambiente e che ricicliamo le batterie. In questo momento, c’è anche molto lavoro da fare con le batterie innovative, e non solo per le auto.
Ci sono abbastanza infrastrutture per le auto a emissioni zero? Sono solo per le persone che vivono in città?
I produttori sono al lavoro per ottenere auto con un’autonomia in grado di andare oltre i 600 km. L’efficienza sta migliorando, quindi le auto non devono essere ricaricate così spesso o possono essere ricaricate con una spina o una presa convenzionale a casa.
Nell’ottobre 2022 il Parlamento ha fissato la propria posizione sulle infrastrutture dei combustibili alternativi, in modo da consentire più punti di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno.
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