Gas addio, i vantaggi della pompa di calore

10, Feb 2023 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

Tempo di lettura:

Gas addio, com’è noto a partire dal 2029 stop alla vendita delle caldaie a gas, secondo quanto stabilito dal pacchetto Repower EU della Commissione Europea: la pompa di calore costituisce dunque una delle tecnologie essenziali per ottenere miglioramenti di efficienza energetica e diffusione delle fonti rinnovabili oltre ad un notevole risparmio in bolletta.

Riscaldamento, energia, costi in bolletta, sostenibilità: mai come in questo frangente sono temi d’importanza primaria. L’attuale momento storico, in cui l’approvvigionamento energetico è sempre più al centro delle agende politiche, porta necessariamente a ripensare anche alle modalità di riscaldamento adottate negli edifici e nelle abitazioni. L’ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha di recente ribadito come sia sempre più importante adottare comportamenti virtuosi e dotarsi di sistemi di riscaldamento più efficienti, che possano portare a un risparmio energetico e ad un ridotto impatto sull’ambiente (ENEA, “Azioni Amministrative e Comportamentali per la riduzione del Fabbisogno Nazionale di Gas Metano”, maggio 2022.)

Altroconsumo per l’Italia, dTest per la Repubblica Ceca, Federacja Konsumentów per la Polonia e OCU per la Spagna, in collaborazione con il BEUC, hanno commissionato un apposito studio alla società di analisi economica Element Energy per capire quale sia l’alternativa più conveniente per riscaldare in modo sostenibile le proprie case.

Lo studio stima al 2040 il costo di riscaldamento delle tipologie abitative più comuni nei quattro paesi (una casa singola e un appartamento in condominio) ipotizzando di utilizzare le tecnologie e i vettori energetici attualmente più discussi quando si parla di decarbonizzazione: pompe di calore alimentate con elettricità, pompe di calore ibride elettriche-idrogeno e caldaie a solo idrogeno. Lo studio valuta sia l’approccio a soluzioni con singoli impianti, sia l’uso del teleriscaldamento.

Entro pochi anni, entrerà in vigore la normativa europea sul riscaldamento residenziale, attualmente in fase di revisione (o di prossima revisione), e la stima al 2040 include l’arco di vita media di un’apparecchiatura per il riscaldamento (tra i 15 ai 20 anni) e consente di prevedere in maniera più accurata il possibile mix di generazione elettrica, oltre che di analizzare con maggiore precisione il costo dei diversi scenari rispetto a quanto si potrebbe fare scegliendo un anno più lontano nel tempo.

Lo scenario italiano e le previsioni di costo per il riscaldamento al 2040

In Italia, l’opzione di riscaldamento individuale più conveniente per i consumatori risulta essere la pompa di calore elettrica. La caldaia ad idrogeno ha costi dell’84% più elevati della pompa di calore elettrica nel caso di un appartamento, e del 123% più elevati in caso di villetta singola, mentre la soluzione ibrida (pompa di calore elettrica-idrogeno) è tipicamente più costosa del 31% rispetto a quella solo elettrica per entrambe le tipologie di abitazione.

Va notato, inoltre, che mentre le pompe di calore sono in grado di fornire anche il raffrescamento nel periodo estivo, le caldaie a idrogeno non possono farlo e i consumatori che lo necessitano dovranno acquistare un apparecchio apposito, con aumento del costo di impiantistica e di manutenzione.

Il mercato delle pompe di calore in Italia sta vivendo un momento positivo; infatti, dall’indagine ISTAT sugli aspetti della vita quotidiana degli italiani (ISTAT: Indagine “Aspetti della vita quotidiana”, realizzata con tecnica P.A.P.I. a cadenza annuale, condotta su un campione di circa 20’000 famiglie e 50’000 individui) risulta che circa il 46% delle case è dotato di un climatizzatore. In Italia si vendono mediamente 1,4 milioni di macchine ogni anno, con una netta crescita segnata nel 2021, con oltre 2 milioni di pompe di calore vendute.
La prospettiva per il futuro è ambiziosa: si valuta infatti che al 2030 circa il 63% delle abitazioni sarà dotato di una pompa di calore e che il 13% di queste case avrà una pompa di calore come unico sistema di climatizzazione; al 2050, si stima che questo numero crescerà sensibilmente, fino al 72%.

I vantaggi della pompa di calore

Migliorare l’efficienza energetica delle case in Italia consentirebbe ai consumatori di risparmiare utilizzando meno energia per il riscaldamento. Nello scenario a dominanza di pompe di calore, operando l’intero sistema elettrico in modo flessibile, si stima una complessiva riduzione dei costi del 4%, con risparmi di 4 miliardi di € l’anno. Inoltre, abbinando agli interventi sull’involucro dell’edifici una gestione smart e flessibile della domanda di calore individuale, i consumatori possono risparmiare fino al 9% della bolletta annua, se in un appartamento, e fino al 15% se in una casa singola, considerando il costo totale degli investimenti fatti e delle spese correnti per il riscaldamento.

Le pompe di calore elettriche sono l’opzione più conveniente per decarbonizzare il riscaldamento domestico. In aree ad alta densità abitativa, anche il teleriscaldamento alimentato da pompe di calore è economicamente competitivo, ma bisogna migliorare la tutela contrattuale dei consumatori, portandola ai livelli attualmente esistenti nel settore elettrico. Le caldaie a idrogeno e le pompe di calore ibride (elettriche/ idrogeno) sono le soluzioni più costose per i consumatori. Si prevede, infatti, che l’idrogeno sarà molto più costoso di quanto non lo sia oggi il gas, in base alle tecnologie attualmente prevedibili.

Nelle zone climatiche fredde, una maggiore efficienza energetica delle abitazioni apporta significativi vantaggi ai consumatori, riducendo i consumi e contribuendo a ridurre le bollette energetiche. Questo vale per tutti i quattro paesi presi in esame, e per le zone più temperate/calde, l’aggiunta di un sistema di schermatura migliora anche il confort estivo e contiene ulteriormente i costi.

Con una gestione “intelligente” del riscaldamento domestico, realizzabile grazie alle pompe di calore, è possibile ridurne i costi correnti di gestione fino al 31% rispetto alla gestione passiva classica. Grazie all’uso intelligente e flessibile dell’elettricità, i consumatori possono aiutare a ridurre la necessità di investimenti nelle reti elettriche, ottimizzandone la gestione e – di conseguenza – contenendo i rincari degli oneri di rete che altrimenti finirebbero nelle loro bollette.

Come funziona una pompa di calore?

 

La pompa di calore invece preleva l’energia necessaria per alimentare l’impianto di riscaldamento e per l’uso sanitario dall’ambiente esterno e la cede all’acqua. Questo comporta una notevole riduzione dei consumi e un maggior rispetto dell’ambiente. Un sistema a pompa di calore sfrutta infatti una fonte di energia rinnovabile, assorbendo solamente energia elettrica per far funzionare i componenti interni (compressore, ventole, schede elettroniche).

Non avviene nessun tipo di combustione quindi non si ha nessuna emissione nociva e produzione di fumi di scarico. La massima sostenibilità ambientale la si ottiene con la possibilità di sfruttare un impianto fotovoltaico da integrare perfettamente con la pompa di calore.

Per uso domestico normalmente si impiegano sistemi aria-acqua in cui la fonte di calore è l’aria dell’ambiente esterno (in alcuni casi dello stesso locale dov’è installata la macchina).

I punti a favore di una pompa di calore sono:

  • Emissioni inquinanti ridotte al minimo, inoltre, non si è dipendenti dal gas;
  • I consumi sono veramente bassi se si abbina ad un sistema fotovoltaico;
  • Può essere usata sia per il riscaldamento che per il raffrescamento.
  • Flessibilità nell’istallazione. Un sistema a pompa di calore può essere installato all’esterno oppure in un apposito ambiente interno come una cantina o un locale per la lavanderia. Non serve una canna fumaria o ddoverla realizzare. Non serve nessun tipo di allacciamento con le tubazione del gas ma solo con la rete elettrica.

 

I costi di una pompa di calore

Il costo iniziale per l’acquisto di una pompa di calore rappresenta un investimento abbastanza oneroso. Tuttavia, grazie alla maggior efficienza e ai ridotti nei costi di esercizio, la spesa si ammortizza nel giro di 5/6 anni. A questo si deve aggiungere il vantaggio della valorizzazione dell’immobile per il conseguente innalzamento della classe energetica.

Optare per una pompa di calore o un condizionatore per riscaldare casa può comportare un notevole risparmio di utilizzo di gas, fino all’80% rispetto all’utilizzo diretto per combustione con una caldaia, che comporta un risparmio  annuale per famiglia (calcolato sui Prezzi 2022) di circa 196 euro, che varia in base al singolo contratto di fornitura (fonte ENEA).

La sostituzione della caldaia a gas con una pompa di calore comporta una riduzione dei consumi causata dalla più alta efficienza delle nuove pompe di calore rispetto alle caldaie tradizionali a metano, grazia alla quale è possibile sfruttarle puntando sull’elettricità al posto del gas. Attraverso un intervento di questo tipo e il cambio di vettore energetico, secondo le stime di ENEA, si arriverebbe ad un risparmio economico in bolletta fino a 402,56 euro l’anno calcolato sul costo del gas nel 2022 per famiglia.

Le pompe di calore sono, dunque, una soluzione per far fronte al caro energia. Inoltre, se abbinate a una fornitura elettrica generata da fonti rinnovabili come il fotovoltaico il risparmio è ancora maggiore..

Per questo c’è bisogno che i consumatori abbiano a disposizione incentivi finanziari e detrazioni fiscali (qui il nostro approfondimento ) che li supportino nell’affrontare le spese per l’efficienza energetica delle proprie abitazioni. Agevolazioni come il Superbonus, dovrebbero avere una durata temporale pluriennale sufficientemente lunga e regole chiare, certe e semplici anche negli aspetti tecno-burocratici e fiscali da rispettare.

Quale pompa di calore scegliere?

Per decidere se un sistema a pompa di calore sia la scelta migliore, è necessario considerare il suo unico limite operativo: la temperatura ambiente esterna alla casa. È chiaro che dovendo prelevare calore dall’ambiente esterno, più la temperatura sarà bassa e minore sarà il rendimento. Anche se una pompa di calore ad aria può funzionare fino a -20 gradi centigradi, non è una scelta consigliabile per zone di montagna o dove i mesi freddi sono particolarmente rigidi.

Nelle regioni con temperature medie più miti e invece una soluzione ideale. Per il resto un sistema con pompa di calore offre un rendimento migliore, un notevole risparmio senza doversi più preoccupare dell’approvvigionamento del combustibile. Ragionando a lungo termine è la soluzione più vantaggiosa.

La risposta è comunque personale e può essere data solo dopo un attento sopralluogo da parte di un esperto del settore. La perizia tecnica permette di individuare la migliore tecnologia sulla base dell’impianto esistente, della tipologia di abitazione e della posizione geografica.

Inoltre l’abbinamento con un impianto fotovoltaico, come già detto, rappresenta la strategia migliore per risparmiare.

SunCity studia per ogni cliente la migliore soluzione che riesca a portare dei vantaggi sia nel medio che nel lungo periodo sia in termini di risparmio sui costi che di performance in grado di soddisfare il fabbisogno energetico del luogo in cui il sistema fotovoltaico sarà installato.

Per informazioni contattateci qui (link).

© Riproduzione riservata

Per non perderti i prossimi articoli Iscriviti alla nostra newsletter!

Gratuito e senza impegno, ti cancelli quando vuoi.

Newsletter semplice
Comments Box SVG iconsUsed for the like, share, comment, and reaction icons
Questo messaggio è visibile solo agli amministratori.
Problema di visualizzazione dei post di Facebook. Cache di backup in uso.
Errore: Error validating access token: The session has been invalidated because the user changed their password or Facebook has changed the session for security reasons.
Tipo: OAuthException