Fotovoltaico e pompa di calore, tecnologia chiave per gli obiettivi 2030

14, Apr 2023 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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L’interazione tra impianto fotovoltaicopompa di calore è l’unione perfetta per risparmiare in bolletta fino all’84%. Lo affermano i dati di Solar Power Europe che nel suo report, intitolato “Solar Power Heats 2023“, illustra l’importanza dell’utilizzo di un impianto fotovoltaico con l’ausilio di pompe di calore e chiarisce come l’installazione di un impianto fotovoltaico e pompe di calore all’interno di un’abitazione portino un risparmio in bolletta del 84%. Solare fotovoltaico e pompa di calore, quando sono stati installati insieme, hanno fatto risparmiare alle famiglie in Germania, Spagna e Italia tra il 62% e l’84% sulle bollette energetiche annuali nel 2022.Gli europei che utilizzano il solare fotovoltaico e le pompe di calore possono aspettarsi di continuare a risparmiare fino al 76% sulle bollette mensili anche in futuro. I vantaggi dell’abbinamento tra fotovoltaico e pompa di calore sono di vario tipo, tra cui il risparmio economico, la riduzione dell’impatto ambientale, l’aumento dell’efficienza energetica.

Il report riporta come a livello europeo i proprietari di abitazioni che hanno deciso di installare un impianto fotovoltaico e pompe di calore, abbiano ottenuto un risparmio significativo sul costo della bolletta. Le installazioni di impianti fotovoltaici su edifici residenziali sono aumentate del 109% su base annua, mentre le installazioni di pompe di calore hanno apportato un + 53% su base annua. I nuovi modelli dimostrano che il solare fotovoltaico e le pompe di calore sono sistemi compatibili tutto l’anno e il fotovoltaico può soddisfare fino al 63% del fabbisogno elettrico annuale delle pompe di calore.

La crescita del mercato delle pompe di calore 

Il mercato europeo delle pompe di calore ha battuto un nuovo record nel 2022, secondo i primi dati raccolti dalla European Heat Pump Association (EHPA) e provenienti da 16 mercati, con una crescita di quasi il 38% e circa 3 milioni di unità vendute. Il numero totale di pompe di calore per riscaldamento collegate e di pompe di calore per acqua calda in Europa è ora di circa 20 milioni e forniscono il riscaldamento a circa il 16% degli edifici residenziali e commerciali europei.

Le pompe di calore in Italia

L’EHPA pubblica ogni anno un rapporto di mercato che analizza nel dettaglio le vendite di diversi tipi di pompe di calore nei vari Paesi: in Italia, il settore è in crescita del 37% in termini di aumento di vendite nel 2022.  La tecnologia più diffusa sono le pompe di calore aria-aria di tipo monosplit o multisplit. Hanno un peso rilevante anche le pompe di calore aria-aria di tipo VRF e Roof Top insieme alle pompe calore idroniche di tipo aria- acqua e acqua-acqua (geotermiche o idrotermiche).

Il ruolo delle pompe di calore per gli obiettivi 2030

Gli obblighi di fonti rinnovabili per gli edifici nuovi e le grandi ristrutturazione hanno dato significativo al riconoscimento del ruolo delle pompe di calore per gli obiettivi di politica energetico – ambientale. Com’è noto a partire dal 2029 ci sarà lo stop alla vendita delle caldaie a gas, secondo quanto stabilito dal pacchetto Repower EU della Commissione Europea: la pompa di calore costituisce dunque una delle tecnologie essenziali per ottenere miglioramenti di efficienza energetica e diffusione delle fonti rinnovabili oltre ad un notevole risparmio in bolletta.

benefici di una maggior diffusione delle pompe di calore sono evidenti in termini di riduzione delle emissioni di gas climalteranti e conseguentemente testimoniano il ruolo delle pompe di calore nella climatizzazione (riscaldamento e raffrescamento) degli edifici per il conseguimento degli obiettivi 2030 di decarbonizzazione.

Secondo il rapporto dell’International Energy Agency (IEA), se i Governi manterranno i loro impegni in materia di energia e clima, nel 2030 le pompe di calore peseranno per quasi la metà nella riduzione totale dell’uso di combustibili fossili per il riscaldamento degli edifici. Gli obiettivi del REPowerEU prevedono il raddoppio della diffusione delle pompe di calore nell’UE entro il 2026, il che si tradurrebbe, secondo i calcoli dell’European Heat Pump Association (EHPA), in 60 milioni di pompe di calore installate entro il 2030.

Fotovoltaico e pompa di calore, un binomio vincente

Le pompe di calore sono, dunque, una soluzione per far fronte al caro energia. Inoltre, se abbinate a una fornitura elettrica generata da fonti rinnovabili come il fotovoltaico il risparmio è ancora maggiore. La pompa di calore, infatti, permette il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria e dell’aria degli ambienti grazie al fatto che utilizza energia termica a bassa temperatura, prelevata direttamente dalla sorgente termica naturale esterna che viene trasferita alla sorgente ad alta temperatura. Questo processo è reso possibile impiegando non oltre il 20 – 25% di energia elettrica ed utilizzando fino al 75% di energia necessaria al suo funzionamento prelevata dall’ambiente esterno e la cede all’acqua. Non avviene nessun tipo di combustione quindi non si ha nessuna emissione nociva e produzione di fumi di scarico. Questo comporta una notevole riduzione dei consumi e un maggior rispetto dell’ambiente. Un sistema a pompa di calore sfrutta infatti una fonte di energia rinnovabile, utilizzando solo energia elettrica in misura minore come già detto per far funzionare i componenti interni (compressore, ventole, schede elettroniche).

La massima sostenibilità ambientale la si ottiene con la possibilità di sfruttare un impianto fotovoltaico da integrare perfettamente con la pompa di calore. Integrando la produzione di elettricità prodotta da un impianto fotovoltaico alla pompa di calore si raggiunge infatti un impatto ambientale praticamente nullo. I sistemi elettrici di riscaldamento a pompa di calore, grazie alla loro alta efficienza permettono già di risparmiare rispetto alle caldaie tradizionali, ma abbinati a un impianto solare fotovoltaico consentono risparmi ancora più alti perché grazie al fotovoltaico l’energia elettrica necessaria al loro funzionamento verrebbe prodotta e consumata direttamente sul posto senza ulteriori spese.

Unire i due sistemi di autoproduzione di energia permette quindi di ottenere con facilità i vantaggi di entrambi gli impianti: il compressore della pompa di calore viene in questo modo alimentato dall’energia elettrica prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. I costi da sostenere diminuiscono drasticamente, con un conseguente taglio alla bolletta.

In ogni caso, è necessario avere un corretto dimensionamento del proprio impianto fotovoltaico che tenga conto dei consumi distribuiti nel tempo (durante il giorno e durante l’anno) e dell’abitazione in generale. Per questa ragione diventa fondamentale trovare un partner che possa dare un supporto nella scelta e nel vaglio di tutte le possibili soluzioni.

Il Gruppo SunCity, nato nel 2012, è specializzato nell’ingegnerizzazione di soluzioni per l’efficienza energetica ed è una ESCo (Energy Service Company) certificata secondo la norma UNI CEI 11352 e la norma ISO 9001 come soggetto giuridico costituito appositamente per effettuare interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica che costituiscono il perfetto connubio tra ricerca tecnologica e risparmio.

SunCity, grazie alla partnership con HUAWEI è in grado di fornire soluzioni residenziali e accumulo convenienti.

Fotovoltaico con accumulo e pompa di calore: conviene?

Il fotovoltaico con accumulo (qui tutti i vantaggi di un impianto fotovoltaico con e senza accumulo) consente di utilizzare l’energia prodotta dai panelli solari e garantisce un notevole risparmio energetico. Sopratutto, nel caso dell’integrazione della pompa di calore con fotovoltaico i sistemi di accumulo sono necessari al fine di garantire il funzionamento della pompa di calore nelle ore notturne e nei mesi invernali.

Un impianto fotovoltaico con accumulo è un impianto dotato di batterie di stoccaggio dell’energia prodotta durante il giorno dal sistema: tutto il surplus verrà dunque immagazzinato in accumulatori. Con un accumulatore sarà possibile utilizzare l’energia elettrica prodotta durante le ore diurne quando l’impianto non è in grado di produrre energia pulita, come durante la notte o nelle giornate nuvolose. Implementando questa soluzione è possibile ridurre drasticamente – fino al 50% (a seconda della dimensione dell’accumulatore) – l’energia elettrica prelevata dalla rete e di conseguenza ridurre il costo della bolletta.

Un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo rende molto di più di un impianto fotovoltaico standard, in cui l’energia in rete deriva dalla sola irradiazione solare dei panelli fotovoltaici. Ma è sempre possibile aggiungere batterie per l’accumulo su impianti fotovoltaici esistenti.

Per questo c’è bisogno che i consumatori abbiano a disposizione incentivi finanziari e detrazioni fiscali (qui il nostro approfondimento ) che li supportino nell’affrontare le spese per l’efficienza energetica delle proprie abitazioni.

Come installare fotovoltaico e pompa di calore con il Superbonus 90%

È possibile installare pannelli fotovoltaici con il Superbonus, previa associazione di almeno un intervento trainante al progetto di efficientamento energetico: in questo modo è possibile ottenere il rimborso del 90% della spesa sostenuta sotto forma di detrazione. Per ottenere la detrazione fiscale del 90% sui pannelli fotovoltaici (intervento trainato) si deve abbinare un intervento trainante come l’isolamento termico dell’edificio o l’installazione della caldaia a condensazione o pompa di calore, con l’onere in tutti i casi di un miglioramento dell’efficienza energetica di almeno due classi.

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