Nuovo Decreto Energia: tutti gli aiuti contro il caro bollette

30, Mar 2022 | Efficienza energetica, NEWS DAL MONDO SUNCITY

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Il nuovo Decreto energia n. 21 del 21 marzo 2022 prevede numerose novità contro il caro bollette e per la riduzione delle accise su benzina e gasolio: viene elevato il limite ISEE per il bonus sociale e per tutto il 2022 viene stabilita l’esenzione IRPEF del bonus carburante riconosciuto dalle imprese ai dipendenti. Vengono inoltre rafforzati i crediti d’imposta sui consumi delle aziende.

Ai 16 miliardi di euro già previsti per far fronte dell’aumento del costo dell’energia, il nuovo decreto contenente ‘Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina’, approvato in Consiglio dei Ministri del 18 marzo 2022 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 21 marzo ne aggiunge altri 4,4 miliardi, ricavati dall’aumento della tassazione di una parte dei profitti dei produttori dovuti all’aumento del costo delle materie prime.

Contro i rincari delle bollette di luce e gas il Governo ha previsto diversi aiuti alle imprese: dai crediti d’imposta alla possibilità di pagare le bollette a rate. Ecco una panoramica delle diverse misure previste negli ultimi mesi.

Bonus benzina e riduzione delle accise nel decreto energia 2022

Fino al termine del mese di aprile, il prezzo del carburante sarà ridotto di circa 25 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento. Una novità che si applica dal 22 marzo 2022 grazie alla riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio.

Per quanto riguarda il Bonus Benzina per il 2022, “l’importo del valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito”.

Crediti d’imposta a beneficio delle imprese

Il decreto 21/2022 prevede due contributi, sotto forma di credito d’imposta, dedicati alle imprese per acquistare energia elettrica e gas.

Il primo tax credit è rivolto alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica. Il credito è pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del 2022 ed è riconosciuto qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019;

ll secondo credito d’imposta riguarda le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale. Il credito è pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

Entrambi i crediti d’imposta, utilizzabili in compensazione e cumulabili con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, sono cedibili per intero dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

Crediti d’imposta per le imprese energivore e gasivore

Il primo decreto Energia, n.17 /2022 aveva stabilito due tax credit per le imprese a forte consumo di energia elettrica e gas naturale, prevedendo uno stanziamento rispettivamente di 700 milioni e 522,2 milioni di euro.

Il nuovo decreto Energia (n. 21/2022) ha poi incrementato i crediti d’imposta già riconosciuti dal decreto-legge n. 17/2020:

  • quello a favore delle imprese energivore passa dal 20% al 25%;
  • quello a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale dal 15% al 20%.

Per aiutare le aziende in difficoltà a causa dell’aumento delle bollette il decreto prevede anche l’estensione delle garanzie pubbliche per sostenere l’esigenza di liquidità delle imprese di fronte all’aumento dei prezzi dell’energia e un credito d’imposta per le imprese del Mezzogiorno che effettuano investimenti per migliorare l’efficienza energetica con nuovi impianti green.

Bonus sociale elettricità e gas

Per quanto riguarda i sostegni alle famiglie, è previsto l’ampliamento della soglia ISEE per accedere al bonus sociale dal 8265 a 12.000 euro che varrà dal 1° aprile fino al 31 dicembre 2022. Il bonus sociale, in sostanza, permette di ricevere un contributo per affrontare il caro bollette.

Pagare le bollette a rate

Per sostenere le aziende che rischiano di non riuscire a fronteggiare gli effetti del caro energia, il nuovo decreto Energia, prevede la possibilità di pagare le bollette fornitori a rate e la garanzia SACE. I piani di rateizzazione delle bollette di luce e gas di maggio e giugno possono prevedere fino a 24 rate mensili. La garanzia in favore di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e di altri soggetti abilitati all’esercizio del credito entro un limite massimo di impegni pari a 9 miliardi di euro, può essere rilasciata da SACE, fino al 90% degli importi dovuti ai fornitori fino al 31 dicembre 2022.

Potenziamento delle attività di sorveglianza sui prezzi

Sono potenziati l’attività e gli strumenti a disposizione di “Mister prezzi”, il Garante per la sorveglianza dei prezzi già istituito presso il Ministero dello sviluppo economico. In particolare, è istituita una apposita “Unità di missione”, con relativa dotazione di personale, per le attività istruttorie, di analisi, valutazione ed elaborazione dei dati. Inoltre, il Garante – che a legislazione vigente può convocare le imprese e le associazioni di categoria al fine di verificare i livelli di prezzo dei beni e dei servizi di largo consumo corrispondenti al corretto e normale andamento del mercato – potrà richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo.

Più controlli per il mercato del gas naturale

I titolari dei contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano saranno tenuti a trasmettere al Ministero della transizione ecologica e all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) i contratti già sottoscritti o da sottoscrivere.

Un nuovo Decreto all’orizzonte?

Nel question time del 24 marzo 2022 al Senato Daniele Franco, Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha annunciato l’ipotesi di un nuovo decreto per sostenere le imprese. Del resto Bruxelles ha già dato il via libera all’approvazione del quadro UE degli Aiuti di Stato Energia (qui il nostro approfondimento sul piano REPower EU).

La difficile situazione economica legata alla guerra in Ucraina verrà tenuta quindi in considerazione anche nel Documento di Economia e Finanza 2022, che deve essere definito entro il 10 aprile e che è la base per la pianificazione delle strategie economiche e finanziarie da realizzare nei tre anni successivi.

Il piano energetico governativo per ridurre la dipendenza del nostro Paese dal gas russo prevede una diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico e deve andare di pari passo con quello stabilito dalla Commissione europea per ridurre la dipendenza dell’Unione europea dalle forniture di gas russo prima del 2030. Per questo motivo i 14 miliardi destinati ad affrontare la prima parte del 2022, da gennaio a giugno non basteranno e il Governo sta pensando già alla definizione del prossimo Decreto.

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